La Commissione internazionale anglicana-cattolica ha iniziato ieri il primo incontro della terza fase di dialogo (denominato ARCIC III) presso il Monastero di Bose che si concluderà il 27 maggio. La Commissione spiegano al Monastero di Bose – approfondirà tematiche di ecclesiologia (“La Chiesa come comunione, locale e universale”) e tematiche di ordine etico (Come, nella comunione, la Chiesa locale e universale giunge a discernere il giusto insegnamento etico”). L’iniziativa riflette la volontà espressa da Papa Benedetto XVI e dall’Arcivescovo di Canterbury, Rowan William, in occasione del loro incontro a Roma nel novembre del 2009. Il dialogo ufficiale tra la Chiesa cattolica e la Comunione anglicana – proposto da Paolo VI e dall’Arcivescovo di Canterbury Michael Ramsey nel 1966 – viene portato avanti attraverso la Commissione internazionale anglicana-cattolica (ARCIC), istituita nel 1970, e attraverso la Commissione internazionale anglicana-cattolica per l’unità e la missione (IARCCUM), creata nel 2001 per tradurre in passi concreti il grado di comunione spirituale raggiunto. L’ARCIC III è composta da 18 membri (10 da parte anglicana e 8 da parte cattolica) e riunisce in sé un ampio spettro di background culturali e discipline teologiche. I suoi Copresidenti sono mons. Bernard Longley, Arcivescovo di Birmingham, in Inghilterra (cattolico) e l’Arcivescovo David Moxon delle diocesi della Nuova Zelanda (anglicano). In una intervista pubblicata dalla Conferenza episcopale inglese, l’arcivescovo Longley condivide pensieri e speranze, a poche ore dall’inizio dell’incontro. Sono stati il Papa e l’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams precisa subito – a incoraggiare il proseguo del dialogo e a chiedere alla Commissione internazionale Arcic di affrontare le importanti questioni relative alla ecclesiologia e ai fattori etici che stanno rendendo il cammino sempre più difficile e arduo. L’arcivescovo cattolico ammette che il clima oggi è molti diverso da quello delle prime due fasi di dialogo perché la Commissione si trova di fronte a nuovi ostacoli. In particolare la Commissione dovrà prendere atto dell’ impatto che alcune azioni prese in alcune province anglicane hanno avuto nei rapporti tra le due Chiese. Speriamo dice Longley che ARCIC III possa contribuire a risolvere alcuni dei problemi che oggi sembrano insormontabili. Ed aggiunge: Il dialogo ecumenico tra Chiesa cattolica e Chiesa di Inghilterra ha attraversato un periodo difficile ma il nuovo inizio, segnato dall’avvio della commissione ARCIC III, indica l’impegno risoluto della Chiesa cattolica e della comunione anglicana a cercare una comunione più profonda e piena.Sir