Vita Chiesa
ECUMENISMO, INCONTRO TRA BENEDETTO XVI E CHRISTODOULOS: «RELAZIONI CHE RIPRENDONO LENTAMENTE MA IN PROFONDITÀ»
Le nostre relazioni riprendono lentamente ma in profondità e con una cura di autenticità. Sono per noi l’occasione di scoprire una gamma di nuove espressioni spirituali ricche nel significato e nell’impegno comune. Si è richiamato alle lettere dell’apostolo Paolo, Benedetto XVI, per accogliere oggi in Vaticano l’arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, Christodoulos. Nella prima Lettera ai Corinti, i primi a conoscere le difficoltà e le tentazioni della divisione vediamo un messaggio attuale per tutti i cristiani ha detto il Papa . Un pericolo reale quando delle persone vogliono identificarsi in questo o quel gruppo, io sono di Paolo, io sono di Apollo, io di Cefa’. La Grecia e Roma intensificarono le loro relazioni e proseguirono i loro rapporti che hanno dato diverse forme di comunità e di tradizioni cristiane. Oggi queste relazioni riprendono lentamente ma in profondità.
Volgendo lo sguardo all’avvenire Benedetto XVI ha parlato di un vasto campo dove la nostra collaborazione culturale e pastorale potrà crescere. In particolare l’Europa. Diversi Paesi europei lavorano alla creazione di una nuova Europa che non può essere una realtà esclusivamente economica ha affermato il Papa cattolici e ortodossi sono chiamati ad offrire il loro contributo culturale e spirituale. Hanno il dovere di difendere le radici cristiane dell’Europa per permettere alla tradizione cristiana di operare con tutte le forze a favore della dignità della persona umana, del rispetto delle minoranze, della salvaguardia dei diritti umani che comprendono quello della libertà individuale, in particolare della libertà religiosa. Questi diritti devono essere promossi e difesi nell’Unione europea. A questo riguardo Benedetto XVI ha auspicato una collaborazione tra i cristiani di ogni Paese membro dell’Ue così da fare fronte ai rischi con i quali la fede deve confrontarsi, secolarizzazione crescente, relativismo e nichilismo che aprono le porte a comportamenti e leggi che attentano alla dignità delle persone e che chiamano in causa istituzioni fondamentali come il matrimonio. E’ urgente ha concluso intraprendere azioni pastorali comuni che costituiranno per i nostri contemporanei una testimonianza comune.