Un passo per crescere nell’amicizia. Così mons. Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto, descrive al Sir il significato che riveste la cerimonia di consegna al Patriarcato di Mosca della Chiesa Russa di Bari. La cerimonia che si svolgerà domenica 1 marzo alle 15.30 nella chiesa ortodossa di corso Benedetto Croce, vedrà la presenza del Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano e del presidente russo Dimitry Medvedev. L’arcidiocesi conferma che con i due capi di Stato, sarà presente anche il cardinale Salvatore De Giorgi, che in veste di legato pontificio darà lettura di un messaggio di papa Benedetto XVI. Il rappresentante del Patriarcato di Mosca a Bari, padre Vladimir Kuciumov conferma invece la presenza del vescovo Mark di Egorievsk, locum tenens del Dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca (carica fino ad oggi rivestita dal Patriarca Kirill) che darà anche lui lettura di un messaggio scritto dal nuovo Patriarca di Mosca e di tutte le Russie per l’occasione. La cerimonia doveva avvenire il 6 dicembre scorso e vedere la partecipazione del metropolita Kirill, ma fu bloccata per la morte di Alessio II. La consegna della Chiesa russa, oltre che per i rispettivi governi italiani e russi commenta l’arcivescovo Cacucci -, segna un ulteriore passo per crescere nell’amicizia nella Chiesa tra Bari e il Patriarcato di Mosca. I riferimenti ecumenici aggiunge mons. Cacucci – sono evidenti: il Patriarca Kirill è venuto più volte a Bari a pregare sulla tomba di San Nicola. Preghiamo il Santo di Myra perché sia sempre di più segno di comunione tra Chiesa cattolica e ortodossa. Per i russi, spiega padre Kuciumov, la cerimonia di domenica rappresenta un evento storico che attendavamo da 100 anni. La Chiesa fu fondata nel 1913 per accogliere i pellegrini russi e da sempre rappresenta l’amore del popolo russo per la persona di San Nicola. E’ quindi per noi il monumento dell’amore dei russi per il Santo. Il padre ortodosso spiega che la venerazione per San Nicola è talmente forte e radicata nel popolo russo che la città di Bari, unico caso nel mondo, gode della versione in lingua russa del nome della città, e cioè Bargrad. Possiamo quindi dire con certezza che Bari rappresenta un ponte che unisce l’Oriente russo e l’Occidente italiano e cattolico ed è anche città dove i cattolici e gli ortodossi hanno rapporti assolutamente fraterni.Sir