Vita Chiesa

ECUMENISMO: CONCLUSO A BOSE INCONTRO COMMISSIONE DIALOGO ANGLICANI-CATTOLICI

Si è concluso oggi il primo incontro della terza fase di dialogo della Commissione internazionale anglicana-cattolica (denominata ARCIC III) che ha riunito nel Monastero di Bose, dal 17 al 27 maggio, diciotto teologi cattolici e anglicani. La Commissione, presieduta dal Rev. David Moxon (Arcivescovo anglicano della Nuova Zelanda) e da mons. Bernard Longley (arcivescovo cattolico di Birmingham), ha lavorato – si legge in un comunicato diffuso oggi dalla Comunione anglicana – sul “programma stabilito da Papa Benedetto XVI e dall’arcivescovo Rowan Williams nel 2006” che richiede come obiettivo “l’impegno comune a ristabilire la piena comunione nella fede e nella vita sacramentale”. Obiettivo – si legge nel comunicato – che “essere inteso e perseguito oggi”. Le discussioni si sono concentrate sui due temi interdipendenti: “La Chiesa come comunione, locale e universale” e “Come, nella comunione, la Chiesa locale e universale giunge a discernere il giusto insegnamento etico”. Nel comunicato si fa riferimento al metodo utilizzato in questi giorni di lavoro affermando che “la Commissione è stata particolarmente aiutato da un approccio di ecumenismo ricettivo, che mira a compiere progressi ecumenici, imparando dai nostri partner, piuttosto che limitarsi a chiedere ai nostri partner di imparare da noi”.L’“ecumenismo ricettivo” chiede “più un esame di coscienza e una conversione interiore che la tensione a convincere gli altri”. Nel comunicato diffuso oggi a conclusione dei lavori si afferma anche che “La Commissione si adopererà per sviluppare una comprensione teologica della persona umana, della società umana” e “ciò fornirà una base da cui partire per esplorare come il giusto insegnamento etico è determinato a livello universale e locale”. Questo studio dell’ARCIC III si baserà “saldamente sulla Scrittura, sulla Tradizione e sulla ragione, e si avvarrà dei precedenti lavori della Commissione”. “Si analizzeranno alcune questioni particolari per chiarire come le nostre due comunioni si approcciano alle decisioni di tipo morali e come le questioni che sono causa di tensione per gli anglicani ei cattolici possono essere risolti imparando dagli altri”. La Commissione conclude il suo comunicato affermando la consapevolezza che “ciò che ci unisce è più grande di ciò che ci divide”.Sir