Vita Chiesa

ECUMENISMO: ASSEMBLEA ECUMENICA DI PORTO ALEGRE. APPELLO DELLE CHIESE, «UN MONDO SENZA POVERTÀ È POSSIBILE»

“Un mondo senza povertà è non solo possibile, ma è in accordo con la grazia di Dio per il mondo”. Si apre con questa affermazione l’appello “all’amore e all’azione” lanciato questo pomeriggio a Porto Alegre dai rappresentanti delle 340 Chiese cristiane riunite per la IX Assemblea del Consiglio ecumenico delle Chiese. Nella sessione plenaria di questo pomeriggio si parlerà di “giustizia economica” e si presenteranno varie esperienze alternative all’attuale sistema economico, promosse dalle Chiese.

Nell’appello – redatto dalla Commissione “Giustizia, pace e creato” – i responsabili delle Chiese esprimono la loro preoccupazione di fronte alla “ineguaglianza crescente, alla concentrazione della ricchezza e del potere nelle mani di pochi e alla distruzione del pianeta, il tutto aggravato dallo scandalo della povertà del Sud che si sta espandendo anche al Nord”. “Riuniti a Porto Alegre, luogo che ha accolto il Social Forum mondiale, siamo incoraggiati dal messaggio costruttivo e positivo” lanciato dai quei movimenti che “ci dicono che altre soluzioni sono possibili”. L’appello si trasforma a questo punto in una sorta di “mea culpa” per tutte le volte in cui “siamo stati apatici di fronte alla sofferenza e alla ingiustizia”, per non aver “saputo prendere posizione sulla base della nostra fede e agito contro l’ingiustizia economica e le sue conseguenze distruttrici per gli esseri umani e per la terra”. Le Chiese chiamano tutti i loro membri ad agire su vari fronti. Il primo “impegno” è per “l’eliminazione della povertà e dell’ineguaglianza, sviluppando economie di solidarietà”. Riguardo al commercio, le Chiese chiedono “giustizia nelle relazioni commerciali internazionali” e una più stretta collaborazione “con i movimenti sociali perché gli accordi siano giusti, duraturi e democratici”. Al punto “Finanza”, le Chiese chiedono, oltre “all’annullamento incondizionato del debito”, anche “una regolamentazione dei mercati finanziari mondiali” e che “gli investimenti siano orientati in direzione di affari che rispettano la giustizia sociale e l’ecologia”. No anche a quelle banche e istituti che operano speculazioni e incoraggiano l’evasione fiscale. L’appello contiene poi tutta una serie di impegni a favore di un utilizzo ecologico della terra e delle risorse naturali. Richiamando il tema dell’Assemblea – “Signore, con la tua grazia, trasforma il mondo” – l’appello si conclude dicendo che “il processo di trasformazione esige da noi, in quanto Chiese che ci riconosciamo responsabili davanti alle vittime del processo di mondializzazione economica”.Sir