Toscana

ECONOMIA, ZONE FRANCHE URBANE: PRESTO DEFISCALIZZATO IL TERRITORIO DI MASSA CARRARA

 Esenzione dalle imposte sui redditi per 5 anni, esenzione dall’IRAP, esenzione dall’ICI, esonero dal versamento dei contributi previdenziali. Sono queste le misure previste dalla nuova Zona Franca Urbana (ZFU) che in Toscana potrebbe essere costituita dall’area intercomunale di Massa Carrara. Le Zone Franche Urbane sono aree previste dalla Legge Finanziaria 2007, ribadite nel 2008, in cui si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese. Obiettivo prioritario delle ZFU è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale, e con potenzialità di sviluppo inespresse.Nell’istruttoria del Ministero la Regione Toscana è stata citata come esempio virtuoso con la seguente motivazione: “Sotto il profilo dell’innovazione istituzionale, da menzionare la scelta operata dalla Toscana che, a fronte di candidature autonome da parte delle città di Massa e di Carrara, ha promosso l’individuazione di un’unica Zona Franca inter-comunale in un quadro di condivisione di scelte che ha coinvolto anche l’Amministrazione Provinciale”.L’iniziativa nasce dall’esperienza francese delle Zones Franches Urbaines lanciata nel 1996 e oggi attiva in più di 100 quartieri. In questa prima fase pilota, l’istituzione di un numero limitato ZFU nelle città italiane prevede agevolazioni fiscali e previdenziali per rafforzare la crescita imprenditoriale e occupazionale nelle piccole imprese di nuova costituzione. In misura minore e circoscritta, è previsto anche il sostegno ad imprese già operanti nelle medesime aree. Nel suo disegno definitivo, il dispositivo approvato estende l’ammissibilità ai benefici ad aree urbane caratterizzate da significativi fenomeni di disagio sociale.Al termine del processo di individuazione delle ZFU ammesse a finanziamento sarà necessario procedere alla notifica formale della DG Concorrenza della Commissione europea, includendo la lista e la descrizione delle caratteristiche sociodemografiche delle aree, nonché il dispositivo di dettaglio delle agevolazioni. L’autorizzazione comunitaria finale consente, dunque, l’effettiva entrata in vigore dei benefici previsti. (cs-Cristiano Lucchi)