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Economia: previsioni Ue. Moscovici, crescita Italia allo 0,2%, ultima in Europa

(Bruxelles) Fondamentali economici forti; rallentamento generale del Pil dovuto a una minor sostegno del quadro internazionale; occupazione in crescita; inflazione in calo. Sono alcuni degli elementi macroeconomici che emergono dalle Previsioni della Commissione.

L’economia Ue «dovrebbe crescere per il settimo anno consecutivo nel 2019, con previsioni di espansione in tutti gli Stati membri», si legge nel report presentato in sala stampa al Berlaymont, sede dell’Esecutivo, dal commissario Pierre Moscovici. La crescita del Pil nel 2019 nell’Ue28 è indicata all’1,5%, all’1,7% nel 2020. Il dato per la zona euro è 1,3 quest’anno e 1,6 per il 2020. Ma sono forti ed evidenti le diffferenze nazionali. «In generale si prevede una frenata del ritmo di crescita rispetto ai tassi elevati degli ultimi anni e le prospettive sono soggette a forte incertezza». L’attività economica «ha subito una frenata nella seconda metà del 2018 a seguito del rallentamento della crescita del commercio mondiale, in un contesto in cui la fiducia è minata dall’incertezza e il prodotto in alcuni Stati membri ha risentito negativamente di fattori interni temporanei quali perturbazioni nella produzione automobilistica, tensioni sociali e incertezze della politica di bilancio».

«Dopo il picco raggiunto nel 2017, nel 2019 l’economia dell’Ue continuerà a decelerare, fino a una crescita dell’1,5 %. Il rallentamento – afferma Moscovici – sarà più pronunciato rispetto a quello previsto lo scorso autunno, soprattutto nella zona euro, a causa delle incertezze del commercio mondiale e di fattori interni delle nostre economie più grandi». «I fondamentali economici dell’Europa restano solidi e continuiamo a ricevere buone notizie, in particolare sul fronte dell’occupazione. La crescita dovrebbe riprendersi gradualmente nella seconda metà di quest’anno e nel 2020». La crescita dell’Italia è segnalata allo 0,2% su base annua, e allo 0,8% nel 2020. L’Italia risulta il fanalino di coda nell’Unione europea.