Italia

ECONOMIA: EUROSTAT, RICCHEZZA PRO CAPITE, PRIMO LUSSEMBURGO, ULTIMA BULGARIA

(Sir Europa – Bruxelles) – La ricchezza pro capite si concentra nei Paesi del nord Europa, mentre i livelli di Pil per cittadino diminuiscono progressivamente procedendo verso il Mediterraneo e verso Est. È quanto emerge da uno studio realizzato da Eurostat, secondo il quale il Prodotto interno lordo per abitante misurato in Purchasing Power Standards (Standard di potere d’acquisto, ossia l’unità monetaria artificiale che elimina le differenze di livello dei prezzi tra gli Stati) varia dal 274% del Lussemburgo – fatto 100 il dato medio dell’Unione europea – al 45% della Bulgaria. Dunque il livello più elevato di Pil pro capite, oltre due volte e mezza la media comunitaria, si registra nel Granducato; seguono nella classifica delle nazioni più ricche dell’Ue i Paesi Bassi (131% rispetto alla media comunitaria), Austria (129), Irlanda, Svezia, Danimarca e Germania, tutti compresi tra il 130 e il 120%. Superiori alla media dell’Unione si confermano anche Belgio, Finlandia, Regno Unito (108%) e Francia (107). Attorno alla media Ue oscillano Italia e Spagna. Quindi, decrescendo, Cipro, Slovenia, Malta, Grecia, Repubblica ceca e Portogallo. I Paesi che hanno meno disponibilità pro capite sono infine le repubbliche baltiche, l’Ungheria (66%), la Polonia (65), per giungere a Romania 49% della media Ue) e Bulgaria (45).

Per realizzare un paragone extraUe sul Prodotto interno lordo pro capite, la Svizzera si colloca al 151% del livello medio comunitario. La Croazia, Paese che aderirà all’Unione tra un anno, è al 61%; più sotto tutti gli Stati candidati (ad eccezione dell’Islanda, 110%), ossia Turchia, Montenegro, Macedonia e Serbia. Eurostat fornisce inoltre un indicatore economico relativamente nuovo, l’Actual Individual Consumption, il livello dei consumi individuali, un dato più omogeneo che esprime la quantità di acquisti e consumi dei privati. In tal caso è sempre il Lussemburgo a guidare la classifica, con un livello del 150% rispetto alla media 100 dell’Ue. Seguono Germania (119%), Regno Unito (118), Austria (117). Ai livelli inferiori nell’Unione europea si trovano invece Bulgaria (44%), Romania (47), Lettonia (56), Estonia (57), Ungheria (61).