(Bruxelles) Dopo aver conosciuto la più grave recessione della sua storia, l’economia dell’Unione europea crescerà dell’1% nel 2010 e dell’1,75% nel 2011: la Commissione ha diffuso i dati previsionali di primavera, segnalando una graduale ripresa, benché gli effetti della recessioni si dovranno ancora misurare lungo tutto l’arco di quest’anno e, in parte, dei prossimi anni. Infatti il documento dell’Esecutivo riconosce che, dato il consueto scarto tra gli sviluppi dell’economia reale e il mercato del lavoro, si prevede che quest’anno l’occupazione scenderà ancora dell’1% circa, e comincerà a crescere solo nel corso del 2011. Si confermano poi come positivi gli interventi nazionali a sostegno della ripresa, benché questi abbiano a loro volta influito sui conti statali: La recessione ha avuto un forte impatto sulle finanze pubbliche. In conseguenza dell’entrata in funzione degli stabilizzatori automatici e delle misure discrezionali adottate a sostegno dell’economia, nel quadro del piano europeo di ripresa economica, il disavanzo pubblico risulta triplicato rispetto al 2008. Si prevede che per l’Ue nel suo complesso esso raggiungerà il punto più alto quest’anno, toccando il 7,25% del Pil e migliorerà lievemente nel 2011, scendendo a circa il 6,5%.Commentando il documento di Previsione economica, Olli Rehn, commissario per gli affari economici e monetari, ha spiegato: Il miglioramento delle prospettive di crescita economica quest’anno è una buona notizia per l’Europa. Adesso dobbiamo garantire che la crescita non sarà compromessa dai rischi che gravano sulla stabilità finanziaria. L’Esecutivo insiste infatti sulle prospettive dei mercati, così come ulteriori interrogativi derivano dall’occupazione, dai consumi, dai bilanci pubblici. Una crescita sostenibile aggiunge Rehn – richiede uno sforzo deciso in termini di risanamento del bilancio e di riforme intese a migliorare la produttività e l’occupazione. Nel documento si legge fra l’altro: La recente ripresa di fiducia, soprattutto verso il settore manifatturiero, fa pensare, nel breve termine, alla possibilità di sviluppi più favorevoli del previsto. Inoltre un esito positivo dell’operazione di aiuto finanziario alla Grecia potrebbe accrescere la fiducia degli investitori e dei consumatori. Se le previsioni sul Pil per il 2010 fissano l’1,0% per l’Unione nel suo insieme, i dati per le principali economie europee sono i seguenti: Germania 1,2%, Francia 1,3%, Regno Unito 1,2%, Italia 0,8%, Spagna -0,4%, Polonia 2,7%.Sir