Arezzo - Cortona - Sansepolcro

«Ecco l’eredità della visita pastorale».

Data la facilità con cui oggi si riesce ad avere il Vescovo nelle nostre comunità parrocchiali, pensavo che la visita pastorale tradizionale fosse superata. Mi sono ricreduto. Ed è stata proprio la recente visita pastorale avvenuta nella mia parrocchia di Pieve a Quarto, alle porte di Arezzo. La gente ha molto gradito il Vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, sia nelle due assemblee liturgiche da lui presiedute che dai vari incontri con i ragazzi, i giovani, i catechisti e con le singole persone che desideravano parlare a quattro occhi con il Pastore della diocesi. Non dico dell’accoglienza che il Vescovo ha avuto nelle famiglie con gli anziani e gli ammalati. Seduto accanto a ciascuno di loro, il Vescovo, mano sulla mano, occhi sugli occhi e soprattutto cuore a cuore, con la sua nota affabilità e con le sue azzeccate parole che ha conquistato subito la loro simpatia e quella dei loro familiari. Purtroppo il tempo a disposizione non è stato molto, ma sufficiente per lasciare in tutti i parrocchiani una traccia di bontà e di gioia. Quando alla domenica mattina, dopo la celebrazione eucaristica, c’è stato il congedo. Il Vescovo è uscito dalla porta della chiesa stringendo la mano a ciascun parrocchiano e carezzando delicatamente i bambini. Una forte commozione è penetrata nei presenti quando una giovane vedova si è chinata sulla spalla del Vescovo riversando tutta la propria angoscia. Le sono state rivolte parole di conforto tali da farle abbozzare tra le lacrime un sorriso. Insomma la visita pastorale rimane ancora valida ed è un tempo di grazia particolare a beneficio delle nostre parrocchie. Il consiglio pastorale ha voluto che inviassi al Vescovo anche un ringraziamento scritto. Cosa che ho fatto con gioia e con gioia. E il Vescovo mi ha risposto. L’ho letta alla mia gente che con me prega ed augura al Pastore della diocesi l’assistenza dello Spirito Santo e della Vergine del Conforto per le sue fatiche apostoliche.don Duilio Sgrevi