Prato

Ecco la cinquina dei parlamentari pratesi

di Gianni RossiPer la prima volta nella storia repubblicana Prato avrà cinque parlamentari. Si tratta dei deputati Mercedes Lourdes Frias (Rifondazione), Antonello Giacomelli (L’ulivo), Andrea Lulli (L’ulivo), Roberto Ulivi (Alleanza Nazionale), e della senatrice Beatrice Magnolfi (Ds). O, almeno, nel momento in cui andiamo in stampa questo sembra il risultato. Un po’ di suspence resta infatti per Roberto Ulivi: tutto dipende dalla scelta del presidente di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini, eletto come capolista in Toscana e in altre regioni italiane; Ulivi verrebbe eletto se Fini optasse per una regione diversa dalla nostra; stando agli accordi precedenti alle elezioni, l’esponente pratese di An è fiducioso.Il numero consistente di parlamentari è il risultato della nuova legge elettorale con cui siamo andati a votare. Dei cinque, Mercedes Frias, eletta per Rifondazione comunista, abita sì a Prato, ma finora ha gravitato politicamente soprattutto ad Empoli, dove ricopre l’incarico di assessore all’ambiente.Ovvia la soddisfazione negli eletti.Sicuramente è il numero dei parlamentari il dato più significativo delle politiche 2006 a livello locale. Per quanto riguarda invece i partiti, da segnalare la sostanziale tenuta dell’Ulivo (che però arretra rispetto alle regionali del 2005), il calo di Forza Italia, il rafforzamento di Rifondazione comunista, il flop della Rosa nel pugno. Ma il dato che balza più evidente è l’exploit dell’Udc, in linea con il sucesso del partito a livello nazionale.Vediamo in dettaglio i risultati nel Comune di Prato.Dicevamo del grande risultato dell’Udc. Significativa la battuta del segretario provinciale Enrico Mencattini: «Eravamo un gruppo sparuto di amici, ora siamo diventati un partito di una certa consistenza». Soddisfazione più che leggittima: alla Camera il partito di Casini passa dal 2,14 del 2001 e dal 3,68 delle regionali 2005 al 5,91, oltrepassando il 6% al Senato. Alleanza Nazionale (13,47 alla Camera) arretra di poco (era il 14,01%) ma recupera sulle regionali (11,54%). Andamento analogo per Forza Italia che ottiene il 18,04%: quasi un punto in più rispetto al 2005, ma ben 6 punti in meno rispetto alle politiche del 2001. Recupera consensi la Lega nord, che alla Camera arriva all’1,43%.Passiamo all’altro fronte. La lista dell’Ulivo (Ds, Margherita, Repubblicani europei) presentatasi soltanto alla Camera ottiene il 44,24; rispetto al dato delle regionali 2005, quando fece il debutto la lista unitaria, perde a Prato quasi sei punti, ma tiene rispetto alla somma di Ds e Margherita delle politiche 2001. È interessante il confronto con i risultati del Senato, dove i tre partiti si sono presentati separatamente: Prato non ha fatto eccezione rispetto al resto d’Italia; dasoliinfatti Ds eMargherita prendono rispettivamente il 29,92 e il 10,11, la cui somma si attesta al 40,03; dunque (anche sommando lo 0,10 dei repubblicani) più di quattro punti percentuali in meno rispetto alla lista unitaria. Diversi osservatori hanno notato come il voto dei giovani alla Camera da solo non spieghi l’accaduto. Sicuramente lo contribuisce a spiegare il risultato di Rifondazione – alla Camera (6,17) raccoglie il 2,5 in meno rispetto al Senato (8,74) – e quello dall’analogo andamento di Di Pietro: si intuisce che molti elettori che hanno votato per questi partiti al Senato, alla Camera hanno preferito invece l’Ulivo.Tiene comunque la Margherita (10,11), che arretra sensibilmente (- 5%) rispetto al 2001 – allora c’era però l’effetto trascinamento del candidato premier Rutelli – ma guadagna quasi un punto percentuale rispetto alle comunali del 2004.