Arezzo - Cortona - Sansepolcro

«Ecco cosa ho visto in Terra Santa».

«Nell’aria si respirava tensione, ma nei fatti l’eco della guerra e dei bombardamenti erano lontani». Così don Marco Salvi, parroco di San Bartolomeo ad Anghiari, racconta il viaggio in Terra Santa con una trentina di fedeli, conclusosi nei giorni scorsi. «Siamo partiti con qualche preoccupazione, anche perché le notizie che giungevano dalla striscia di Gaza non erano rassicuranti. Una volta arrivati, ci siamo resi conto che la vita stava continuando normalmente. Viaggiando tra la Giordania, Gerusalemme e Nazareth, abbiamo incontrato i normali check point israeliani e anche in albergo c’erano controlli. Sentivamo le notizie di morte e di distruzione in televisione e non riuscivamo a credere che stesse accadendo a poche decine di chilometri da noi». Una straordinaria avventura quella vissuta dai pellegrini anghiaresi. Un’occasione unica per toccare con mano il clima lacerato di quella martoriata terra. «Solo a Gerico abbiamo incontrato una manifestazione araba contro i bombardamenti – racconta don Salvi -. In generale però gli arabi sembrano quasi voler prendere le distanze da Hamas, come se lo considerassero un “compagno scomodo”». Il pellegrinaggio è stato anche un momento d’incontro con i cristiani della terra di Cristo. «Abbiamo conosciuto la comunità di Betlemme ed è stato un momento davvero toccante. Ci hanno chiesto di non lasciarli soli, di sostenerli con la preghiera, tornando a trovarli in pellegrinaggio».