Italia
Ebrei e palestinesi, quei giovani controcorrente

Dall’8 al 17 agosto, al Villaggio “La Vela di Castiglion della Pescaia (Gr) giovani italiani, palestinesi, israeliani e russi hanno partecipato al Campo Internazionale che aveva quest’anno per tema il dialogo. Un dialogo non solo affrontato dal punto di vista teorico, attraverso incontri specifici, ma anche messo in pratica nella vita concreta del campo, attraverso lo stare insieme, il giocare, il cantare, il pregare… Uno dei giovani palestinesi che ha partecipato al Campo ci racconta il valore di questa esperienza.
Quei giovani sono coraggiosi perché vanno contro corrente; loro hanno fatto una scelta che non sarebbe necessariamente condivisa dalla propria gente. Hanno scelto la porta più stretta’, la strada più complessa, quella del dialogo e del confronto.
Sono nove palestinesi (tra cui due ragazze), provenienti da città diverse (Betlemme, Hebron, Jenin) di cui quattro musulmani e cinque cristiani, sia cattolici che ortodossi. Tra gli israeliani tre sono ebrei (di cui due ragazze; una delle quale è ebrea ortodossa), e un arabo cittadino israeliano, di religione musulmana.
Questa diversità è stata oggetto di curiosità’ reciproca e motivo di interesse e volontà di conoscenza più approfondita tra persone che condividevano tanti sogni communi, tra cui il sogno di un futuro migliore per tutti. Allo stesso tempo, non mancavano i momenti di tensione. Questo è totalmente normale, e direi, è una espressione di salute’ per quella comunità’ creata tra persone così diverse e con una storia molto sanguinosa e dolorosa per entrambi.
Pace e dialogo. Il testo del documento approvato nel Campo internazionale La Vela 2004
OPERA LA PIRA: ‘PACE E DIALOGO’, L’IMPEGNO DEI GIOVANI ITALIANI, RUSSI, ISRAELIANI E PALESTINESI