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Ebola: riapre a Monrovia l’ospedale Saint Joseph
Era diventato un simbolo della tragedia di Ebola, ora può tornare ad essere un segno di speranza. L'ospedale Saint Joseph di Monrovia, capitale della Liberia, riapre: lo ha annunciato l'organizzazione statunitense Catholic Relief Services (parte della rete di Caritas Internationalis), che ha contribuito a far ripartire i servizi della struttura.
Questa aveva dovuto chiudere il primo agosto scorso, dopo che la febbre emorragica aveva ucciso gran parte del personale. Tra le vittime anche una suora dell’Immacolata Concezione, Chantal Pascaline, e tre missionari dei Fatebenefratelli: il sacerdote spagnolo Miguel Pajares e i frati George Combey e Patrick Nshamdze. La notizia era arrivata mentre il panico sembrava aver raggiunto il picco. La riapertura corrisponde invece a un momento in cui «il numero di casi sospetti si è in buona misura stabilizzato e la maggior parte di questi risulta alla fine negativo ai test», testimonia Peter Schleicher, coordinatore delle operazioni della Federazione internazionale della Croce Rossa nel Paese. E prosegue: «Il numero di nuovi casi è calato, le strutture di cura hanno posti vuoti, ma nelle aree rurali più isolate si verificano ancora contagi». Fondamentale nel limitarli, ribadisce l’operatore umanitario, è la capacità di raggiungere «i leader locali, compresi quelli religiosi».