Arezzo - Cortona - Sansepolcro

E45, nuovi spiragli per la superstrada.

Finalmente un bagliore di speranza affiora a placare gli animi in tumulto di tutti quei cittadini che si vedono costretti a percorrere avanti e indietro una superstrada che manca delle condizioni minime di sicurezza: l’E45. La nuova presa di posizione, dopo tanto tempo di silenzio, è emersa nel corso di un convegno che si è tenuto a Cesena, cui hanno preso parte l’ingegner Delio Russo, direttore dell’Anas, l’ing. Raffaele Spota, uno dei progettisti della futura E55, il sindaco di Sansepolcro e il vice sindaco di Città di Castello, dove è stata presa in considerazione la fondata possibilità di trasformare in autostrada il tratto della sezione nord dell’E45, quello che da Ravenna prosegue dritto verso Ferrara.Inoltre è stato presentato il progetto per la costruzione di una variante all’attuale percorso di Verghereto che vive momentaneamente uno stato d’enorme degrado. In mezzo a queste confortanti notizie, purtroppo, si celano (come sempre del resto) alcune notizie bollenti. Di fatto, il costo del rifacimento del manto stradale, la ristrutturazione dei viadotti e delle gallerie di questa importante arteria, prescritto dalle disposizioni europee come canone obbligatorio, si stima ammontare 90 milioni di euro. Ma non è tutto: in base ad un’analisi redatta dall’Eurotrapp, organizzazione adibita ai controlli della sicurezza stradale in tutti i paesi membri della Comunità Europea, due gallerie dell’ E45, rispettivamente appartenenti alle località comunali di Bagno di Romagna e San Gemini, sono state classificate tra le sei più pericolose d’Italia.In merito a tali questioni dunque, viene spontaneo chiedersi se il dibattito di Cesena sia veramente riuscito a concepire un piano di lavoro capace di porre un fermo al preoccupante stato di abbandono che compromette la strada a scorrimento veloce. Qualcosa si sta movendo seriamente negli ambiti delle amministrazioni comunali; lo stesso Franco Polcri, primo cittadino di Sansepolcro, prossimamente si recherà a Roma dal vice-ministro Pinza per approfondire e discutere il problema relativo all’innovazione e ai lavori di manutenzione della superstrada. In mezzo a tanti ostacoli dunque, sembra si sia aperto uno spiraglio di buon auspicio; come si usa dire: aspettiamo e vedremo.Samuele Foni