Arezzo - Cortona - Sansepolcro

E un’aretina legge la Bibbia no-stop.

«E’ stata un’emozione straordinaria, in un contesto solenne ed unico». Con queste parole Serena Sartini, trentaduenne vaticanista dell’agenzia di stampa Apcom e aretina doc, racconta la propria partecipazione all’iniziativa «La Bibbia giorno e notte», ossia la maratona no-stop con la lettura integrale dell’Antico e Nuovo testamento che è andata in scena a Roma, nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme per tutta la scorsa settimana. «È stata innanzitutto un’esperienza spirituale, a cui ho deciso di prendere parte appena ne ho avuto notizia. Il 15 settembre, quando si sono aperte le iscrizioni, ho provato subito ad aggiungere il mio nome, ma il sito internet era già stato intasato. Non mi sono arresa e il giorno seguente ci ho riprovato, riuscendoci». La casualità ha voluto che, alle 9.20 circa di lunedì 6 ottobre, Serena leggesse uno dei brani più difficili: i versetti 48-89 del capitolo 7 del libro dei Numeri. «Il settimo giorno fu Elesama, figlio di Ammiud, capo dei figli di Efraim», insomma un vero e proprio sciogli lingua. «Devo ammettere che è stato un po’ complicato leggere tutti quei nomi», confessa la giornalista. «Un’ora e mezza prima del mio turno – racconta l’aretina – mi hanno fatto fare un prova di lettura in cui mi hanno detto di tenere una buona intonazione nella lettura. Poi la foto di rito. L’attesa è durata meno del previsto perché il programma stava procedendo in anticipo rispetto alla tabella di marcia». Laureata in scienze politiche all’università «Cesare Alfieri» di Firenze, Serena Sartini è vaticanista di Apcom ed è tra le ideatrici del sito internet d’informazione religiosa www.korazym.org. Lo scorso aprile è stata tra i relatori del corso per gli animatori della comunicazione e della cultura organizzato dall’ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Dopo l’aretina Sartini, è stato il turno di Leonardo Levi Mortera, uno dei pochi ebrei sopravvissuti ad Auschwitz ancora vivi. Ennesima dimostrazione dello spessore culturale che ha caratterizzato «La Bibbia giorno e notte» di cui Serena è stata tra protagonisti.Lorenzo Canali