Arezzo - Cortona - Sansepolcro

È scomparso il parroco di San Michele don Sottani.

E’ deceduto il 19 luglio monsignor Vasco Sottani. Nato a Reggello il 17 novembre 1912, entrò nel seminario di Arezzo il 3 ottobre 1925. Fu ordinato sacerdote dal vescovo Emanuele Mignone l’8 agosto 1937 nella Cattedrale di Arezzo. Nel settembre dello stesso anno ricevette il suo primo incarico come vicario coordinatore a Talla. Un anno dopo fu nominato vice-cancelliere della Curia vescovile. Il 1° gennaio 1941 divenne parroco a Brolio della Chiana. Nel 1945 fu nominato parroco di San Bartolomeo a Badia al Pino. Dal 1° maggio 1957 don Vasco ha guidato la parrocchia dei Santi Michele e Adriano, nel centro storico di Arezzo, fino al 16 ottobre 2001, quando si dimise per limiti di età anche se aveva continuato a svolgere il servizio nella chiesa che si affaccia sul Corso. Nel 1982 la nomina a monsignore. Le esequie sono state celebrate nella chiesa dei Santi Michele e Adriano il 20 luglio. Di seguito un ricordo dei parrocchiani di Badia al Pino.

Per la festa del patrono san Bartolomeo, il 24 agosto 1945, fece il suo ingresso nella nostra comunità parrocchiale di Badia al Pino, proveniente da Brolio della Chiana dove vi aveva trascorso gli anni della guerra. Era il nuovo pievano don Vasco Sottani. La popolazione faticava ancora a riprendersi da quel travaglio di fuoco, di sangue e di lacrime, nel triste ricordo, ancora fresco, della tragica fine del trentottenne pievano don Modesto Gavilli. La speranza di una rinascita spirituale e materiale era rappresentata anche dall’arrivo da quel giovane sacerdote che subito mise in pratica quanto aveva raccomandato ai parroci il vescovo Mignone e cioè di impegnarsi nella ricostruzione materiale, morale e religiosa. I dodici anni che don Vasco ha trascorso come nella nostra comunità hanno inciso moltissimo in coloro che non sono più giovani, da renderne il ricordo sempre attuale. Nel 1947 Don Vasco si fece promotore, formando un Comitato cittadino, per la realizzazione di un orologio pubblico da istallare nella torre campanaria. Nel frattempo, la domenica pomeriggio, per i ragazzi della parrocchia, animava il teatro dei burattini rendendo felici decine di ragazzi. Il 27 e 28 luglio 1950 giunse nella parrocchia di Badia al Pino l’immagine della Madonna del Conforto. Vivissima è tuttora nel cuore di molti la «Peregrinatio Mariae» voluta da Mignone. Furono giorni indimenticabili con processioni, veglie notturne, illuminazioni, canti e fiori. Don Vasco, ancora in tarda età, ricordava questa esperienza come una delle più emozionanti della sua lunga vita di sacerdote. La realizzazione più significativa della sua permanenza a Badia al Pino fu la costruzione dell’asilo parrocchiale. A questa istituzione scolastica riservò le sue migliori energie e ancora oggi, a distanza di circa sessanta anni, l’asilo è funzionante. Il campo, tuttavia, dove la sua attività fu più incisiva fu il mondo giovanile, non trascurando ovviamente le altre categorie di persone, specialmente gli anziani e gli ammalati verso i quali aveva una grande attenzione e delicatezza. Tanti sarebbero ancora gli episodi,le iniziative, le attività da raccontare nei dodici anni di ministero passati a Badia al Pino da don Vasco, ma vale per ognuno il ricordo e direi anche un po’ la nostalgia in tutti quelli che lo hanno conosciuto e amato. Al tramonto del giorno della sua morte, don Giancarlo ha suonato le campane per dare l’annuncio alla popolazione che don Vasco, dopo una lunga e intensa vita di sacerdote, era deceduto.A.C. e gli amici di Badia al Pino