Cultura & Società
È L’Aquila la “Capitale Cultura italiana 2026”
Finisce il sogno dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese che però sarà Capitale della Cultura toscana
Giovedì 14 marzo al Ministero della Cultura a Roma si è svolta la cerimonia di proclamazione della città vincitrice del titolo di Capitale italiana della Cultura 2026, alla presenza del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano e la Giuria presieduta dal presidente Davide Maria Desario e composta da Virginia Lozito, Luisa Piacentini, Andrea Prencipe, Andrea Rebaglio, Daniela Tisi, Isabella Valente.
Finisce il sogno dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese, la Capitale italiana della Cultura 2026 è L’Aquila.
“Non un privilegio accordato alla Città, ma giusto riconoscimento dei molteplici ‘Meriti’ acquisiti nel corso della sua storia”: così il card. Giuseppe Petrocchi commenta il titolo di “Capitale della Cultura” che oggi è stato assegnato a L’Aquila.
“La Cultura – spiega il cardinale in una nota pervenuta al Sir – non è limitata al solo ambito accademico, di cui la nostra Università è insigne artefice, e neppure è circoscritta all’ammirevole patrimonio artistico e monumentale da cui l’intero territorio è impreziosito. Cultura è, anzitutto, formulazione di una ‘Visione-del-mondo’ che consente di elaborare e trasmettere una sapiente e fattiva ‘Lezione di Vita’”.
Le vicende storiche che l’hanno attraversata hanno dato a L’Aquila la capacità di “esercitare un “magistero ideale ed esistenziale: in dimensione nazionale e mondiale”.
Spiega l’arcivescovo: “Il Tesoro culturale, che l’Aquila custodisce, è radicato nei valori cristiani e umani che sono stati “collaudati” nella testimonianza di fiera resilienza e tenace creatività offerte davanti alle gravi sfide che varie epoche le hanno opposto”.
In questa straordinaria “eredità spirituale, intellettuale, etica e sociale” brilla, ricorda il porporato, la Perdonanza celestiniana, che ha motivato Papa Francesco, nella sua recente Visita Pastorale del 28 agosto 2023, a proclamare L’Aquila “Capitale di Perdono, Capitale di Pace e di Riconciliazione”.
Anche l’Unesco, sottolinea, “ha onorato la nostra Città, iscrivendo la Perdonanza nel Patrimonio immateriale dell’Umanità”.
“Per queste ragioni – conclude il card. Petrocchi – la nostra non è solo una Città ‘tra” i monti’, ma è diventata una Città posta ‘sul’ monte: in senso evangelico. Città che dall’‘Altura culturale’ che ha faticosamente conquistato, può lanciare uno sguardo planetario e lasciarsi ‘guardare’ da quanti amano costruire un modo migliore, più degno dell’uomo”.
Da qui l’augurio: “vola sempre più in alto, L’Aquila!”.
L’Unione dei Comuni della Valdichana Senese riunisce: Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena, Trequanda.
“Per il valore che ha acquistato la Valdichiana Senese la potremo rendere quest’anno capitale della cultura toscana“. Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, secondo Giani “non è assolutamente una sconfitta, la Valdichiana fino all’ultimo è stata in predicato. L’Aquila indubbiamente ha un valore di ricostruzione di un centro culturale importante dopo il terremoto”.
“Noi da toscani possiamo dire che è San Bernardino da Siena che ha ispirato l’Aquila come capitale culturale – ha aggiunto -, perché la chiesa intitolata a San Bernardino è stata la prima ad essere restaurata dopo il sisma. Quindi devono qualcosa anche alla Toscana per potersi gloriale oggi di questo titolo”.
La delegazione è stata guidata da Agnese Carletti, Presidente dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese, che rilancia la sfida per la Valdichiana Senese: “Abbiamo pensato fin dall’inizio che questo progetto dovesse servire prima di tutto al territorio, dovesse cioè essere un mezzo utile per la nostra area interna, più che un fine. Abbiamo dichiarato all’audizione dello scorso 5 marzo, di fronte alla giuria e alle nostre comunità, che ci saremmo impegnati comunque ad attuare le iniziative elaborate per fornire nuovi servizi culturali, condivisi con le associazioni e le istituzioni locali. Riconoscere, abitare, attrarre ed esprimere sono i quattro verbi che caratterizzano il nostro dossier e che guideranno le politiche culturali della Valdichiana Senese per i prossimi anni”.