Arezzo - Cortona - Sansepolcro
E la passione di Gesù rivive a Terranuova Bracciolini
Cominciarono salutarlo urlando: «Salve, re dei Giudei!». E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui. Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo». Così raccontano i Vangeli la «passione e morte» di Gesù Cristo. La passione ripercorsa nelle parole dei predicatori, negli affreschi sulle pareti delle chiese o nelle «Via Crucis», è da secoli al centro delle «sacre rappresentazioni» messe in scena fin dal Medioevo sui sagrati e sulle vie di borghi o città, con attori scelti fra gli stessi popolani. A Terranuova Bracciolini, in Valdarno, questa tradizione si perde nella notte dei tempi perché già nel più antico registro superstite della locale compagnia del «Corpus Domini» sono annotati, alla data del 22 aprile 1797, i contanti ricevuti dal signore arciprete Brilli «per li avanzi fatti dalla Processione di Gesù morto, per l’ammontare di 5 lire, 16 soldi e 8 danari». Certamente, mettere in scena una processione in costume con tanto di illuminazione artificiale e con tutto il resto costava allora moltissimo, così come costa oggi, ma tutto veniva e viene realizzato con le offerte spontanee di privati e di enti. Così, ogni sette anni, nella notte del Venerdì Santo, al chiarore delle luci che si stemperano sulla folla ai lati della strada, in un’atmosfera di profonda commozione generata dalla musica e dalle parole del Vangelo diffuse attraverso gli altoparlanti, sfilano i protagonisti della Passione. Chi li osserva da vicino ha l’impressione di essere proiettato nella Palestina di allora e di rivivere direttamente la storia. La processione di Gesù morto organizzata dalla parrocchia di Santa Maria si svolgerà nel centro storico di Terranuova il 6 aprile a partire dalle ore 21.