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E il Casentino scopre di avere l’ospedale amico dei bambini

Nel salone consiliare della Comunità Montana del Casentino si è tenuto il secondo appuntamento della rassegna «Segno femminile», iniziativa dell’assessorato alla cultura. Uno staff di medici, introdotti dal primario di ostetricia e ginecologia di Bibbiena Franco Lelli, ha esposto al numeroso e interessato pubblico e alle donne presenti alcuni importanti percorsi, tra i quali quello intrapreso da poco dall’ospedale di Bibbiena per ottenere il riconoscimento internazionale Unicef-Oms «Ospedale amico dei bambini».L’ospedale di Bibbiena si è fatto conoscere a livello provinciale non solo per l’elevata preparazione dei medici ma anche per aver lavorato seriamente sulle problematiche umane della nascita e sulla promozione dell’allattamento al seno come momento unico e irripetibile dell’interscambio tra madre e figlio e, non per ultimo, sulla salute della donna. Già nel 2004 si parlava di rooming-in di diciotto ore, di aiuto alle madri prima e dopo il parto, di formazione e di informazione del personale. Questo spiega i motivi per cui la Regione Toscana abbia chiesto la candidatura, tra gli altri, dell’ospedale di Bibbiena per ottenere l’ambito titolo di «Ospedale Amico del Bambino» come iniziativa a livello globale promossa dall’Unicef e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Un ospedale è dichiarato amico dei bambini quando si impegna a non accettare campioni gratuiti o a buon mercato di surrogati del latte materno, biberon o tettarelle, ed applicare i «dieci passi per l’allattamento al seno». La strada da percorrere non è facile ma la partenza dell’ospedale di Bibbiena è stata decisamente un record passando da dodici donne che allattavano al seno al momento della dimissione nel mese di settembre, quando è cominciato il percorso, a trentadue donne nel mese di gennaio.Il salone consiliare della Comunità Montana del Casentino si è trasformato, per l’occasione, in una sorta di nido in cui le mamme hanno potuto allattare al seno i loro bambini e cambiarli nei fasciatoi messi a disposizione dall’ospedale. Al termine dell’incontro, Monica Calamai, direttore generale della Asl8, ha ringraziato in particolare le mamme e si è dichiarata ottimista sul riconoscimento ufficiale di «Ospedale amico dei bambini» da parte dell’Unicef.di Alboino Seghi