Arezzo - Cortona - Sansepolcro

E i simulacri sfilano a Cortona

La «Settimana maggiore» dell’anno liturgico segnerà di nuovo, nella cattedrale di Cortona, il cammino della comunità cristiana verso la Pasqua. Il «volo» del Cristo risorto, il Sabato notte, al termine della Veglia, segnerà il culmine della gioia pasquale, che avrà un suo prolungamento il martedì con la tradizionale processione del «Resurrexit».Una particolare sottolineatura merita la processione del Venerdì Santo. La preziosissima reliquia della Croce, che guiderà la processione dei fedeli, fu donata a frate Elia e da questi portata dall’Oriente a Cortona nel 1242. La passione del Signore, profondamente sentita nel Medioevo e nei secoli successivi, ebbe così in Cortona una ragione in più per favorire il sorgere delle Compagnie laicale a carattere penitenziale. Ognuna di esse aveva la sua chiesa, i suoi santi patroni e un mistero della Passione da celebrare. Col trascorrere dei secoli le antiche Compagnie sono scomparse, ma sono rimasti gli artistici simulacri che ogni anno, nei giorni del dolore e della gloria del Signore, ripercorrono le strade di Cortona insieme alla Croce santa. Ecco nell’ordine gli antichi simulacri: il Cristo orante, che si venera nella chiesa di San Marco; il Cristo alla colonna, opera di Andrea Comodi, che si trova nella chiesa di San Benedetto; il cristo al Calvario della Compagnia di San Niccolò, venerato nell’omonima chiesa; il Cristo morto, opera di Francesco Fabbrucci, custodito nella chiesa dello Spirito Santo; il Cristo risorto, opera dello stesso Fabbrucci, custodito nella chiesa del Gesù, di fronte alla cattedrale.