Si è concluso ad Arezzo il corso di formazione professionale «Mani in pasta» a cui hanno partecipato un gruppo di ragazzi diversamente abili. Obiettivo del corso è quello di stimolare le capacità relazionali e di autonomia dei partecipanti, ma anche quello di fornire conoscenze e competenze specifiche sulla ristorazione per consentire l’inserimento di questi ragazzi in pizzerie, ristoranti o pasticcerie.In tutto sono stati 13 i ragazzi che hanno partecipato al corso di formazione organizzato da Provincia di Arezzo e Fism insieme a Cooperativa Primavera, associazione Ragazzi Speciali, Fenicie cooperativa Sociale. «Un percorso di autonomia personale, di sviluppo di esperienze pratiche, abilità che questi ragazzi con problemi psico-fisici potranno concretamente sfruttare» ha affermato la vice presidente della Provincia, Mirella Ricci durante la conferenza stampa a cui hanno partecipato alcuni dei ragazzi, dei docenti, degli organizzatori e l’assessore alle politiche sociali del Comune di Castiglion Fiorentino, Angiola Lucini. «Metteteli alla prova! ha continuato Mirella Ricci Mi rivolgo a esercenti sensibili di bar, gelaterie, chiostri, testate le loro capacità, vedrete che vi stupiranno».Il corso è stato pensato per particolari profili professionali e, oltre alle capacità tecniche legate alla manipolazione e preparazione dei cibi, è stato deciso di inserire le unità formative sulla legge Haccp. La metodologia d’insegnamento e le dispense sono state studiate e concordate con la collaborazione di una psicologa e persone qualificate nell’assistenza alla persona, allo scopo di creare una didattica adeguata a far comprendere la parte normativa e rilasciare l’attestazione come richiesto dalla legge vigente.«Una normale storia di inclusione e di diritti di cittadinanza ha aggiunto Mario Bracci della Fism (Federazione italiana scuole materne) Mani in pasta è una cerniera tra formazione e progetto di vita. È la formazione alle prese con alcune disabilità che trova la sua efficacia attraverso la rete dei soggetti coinvolti». Oltre ai docenti, alcuni tutor hanno aiutato i ragazzi ad entrare in contatto con il percorso di formazione, garantendo un sostegno proficuo durante tutte le fasi, sia laboratoriali che di aula. «C’è stata un’evoluzione speciale nei ragazzi, adesso l’importante è dare loro la possibilità di praticare ciò che hanno imparato. A questo proposito voglio ricordare che il 3 ottobre prossimo, sarà organizzato un pranzo “Oggi cuciniamo noi”, presso il ristorante il Goccino di Lucignano, al quale invitiamo tutti a partecipare», ha affermato Susanna del Cipolla, uno dei docenti coinvolti insieme con Leonardo Motolese, Danilo Pagano, Laura Ruggeri, Emanuela Grigiotti e Michela Bruni che ha aggiunto: «Ho avuto molto da questi ragazzi, è stata un’esperienza profonda e una grande soddisfazione». La presidente dell’associazione Ragazzi Speciali, Sara Lapini, ha poi concluso ricordando che «Mani in pasta» è un progetto che offre opportunità di lavoro. Già dopo la prima edizione, due ragazzi hanno iniziato a lavorare in due pasticcerie di Capolona e Castiglion Fiorentino.