Due lettere per scongiurare la chiusura della cartiera «Sca» di Pratovecchio. Sono quelle firmate dal vescovo di Fiesole, monsignor Luciano Giovannetti, e dal vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Gualtiero Bassetti, che sono scesi in campo a fianco dei circa duecento dipendenti che rischiano di perdere il lavoro nel paese del Casentino. Destinatari dei testi sono, da una parte, il presidente di «Sca Hygiene Products», la multinazionale svedese da cui dipende anche la fabbrica dell’Aretino, e, dall’altra, le istituzioni fra cui il premier Berlusconi, il ministro del lavoro Sacconi e il presidente della Commissione europea Barroso.Era lo scorso marzo quando una raccomandata annunciava alle Rsu il «licenziamento collettivo per cessazione di attività». Una decisione che «è senza motivazioni», si legge nelle due missive. Dati alla mano, i due vescovi hanno spiegato che lo stabilimento non è stato colpito dalla crisi economica come dimostrano le vendite di gennaio che sono state da primato. Nelle lettere si definisce la situazione di Pratovecchio «semplicemente scandalosa» perché «si vorrebbe andare a togliere lavoro per obiettivi altri, anche dove il lavoro c’è e il mercato c’è». Monsignor Giovannetti e monsignor Bassetti hanno sottolineato che «è stato deciso di colpire una fabbrica piccola in quanto piccola: e questo è inconcepibile».L’iniziativa a favore dei dipendenti Sca ha avuto il sostegno della Commissione per la pastorale sociale e del lavoro della Conferenza episcopale toscana. «Dietro la chiusura dello stabilimento – ha affermato il direttore della Commissione, padre Antonio Airò, che guida anche lo stesso Ufficio nella diocesi di Arezzo – sembra esserci l’idea che si possa spremere un territorio fino a quando si ha la necessità e poi abbandonarlo a se stesso». Poi padre Airò ha censurato «il comportamento della multinazionale svedese che stride con i richiami etici contenuti nelle carte dell’azienda». L’iniziativa ha ricevuto il plauso del sindaco di Pratovecchio, Gianni Verdi, che ha ringraziato «i vescovi della Toscana che da subito si sono mobilitati per salvare la Sca».