Lettere in redazione
Due sindacalisti ai vertici delle Camere
Nella risposta alla lettera «Cattolici spaventati dalla Rosa nel pugno» (Toscanaoggi 30 aprile 2006) c’è a mio avviso una sottovalutazione di quanto sta succedendo nel nostro Paese in ordine alla presenza dei cattolici in politica. Sintomatica è l’elezione dei due sindacalisti un tempo su fronti opposti ed ora uniti dalle poltronissime. Già questa doppia elezione la dice lunga sulla commistione tra potere politico ulivista e quello sindacale.
D’altra parte non si dimentica il trattamento di favore fatto ai governi Prodi- D’Alema Amato dalla triade sindacale che ora viene «giustamente ricompensata» anche in virtù della lotta senza quartiere scatenata al governo Berlusconi, in barba a quella autonomia dal potere politico tanto sbandierata a parole. La maggioranza parlamentare di Prodi ha comunque superato (a stento) le prime prove, dovendo ricorrere ai voti dei senatori a vita (5 su 7 di appannaggio della sinistra! e tra poco alla schiera pro-sinistra si aggiungerà il nostro illustre concittadino Ciampi) che praticamente hanno fatto la differenza (in barba al responso elettorale che ha dato il 50,2% dei consensi al centro-destra).