Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Due nuovi sacerdoti per la diocesi.

Sarà festa grande nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro sabato 4 ottobre per l’ordinazione sacerdotale di Francesco Capolupo e Fabio Magini. Nel giorno in cui si celebra la memoria liturgia di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, che con la sua spiritualità ha segnato le radici della nostra diocesi, la Chiesa locale vivrà un inteso momento di fede. La celebrazione si svolgerà alle 18 nella cattedrale di Arezzo e sarà presieduta dal vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti.I due futuri sacerdoti hanno alle spalle esperienze di vita e di fede diverse. Don Francesco Capolupo, 28 anni, ha maturato il suo percorso di fede nel movimento di Comunione e Liberazione che ha conosciuto nel mondo della scuola e dell’università. Invece la vocazione di don Fabio Magini, 49 anni, è di quelle adulte ed è cresciuta all’interno del mondo della sofferenza: infatti, don Fabio è stato infermiere nelle strutture ospedaliere della zona. Nel periodo della formazione in seminario, i due nuovi preti hanno svolto il loro servizio pastorale in due comunità: don Francesco a Sansepolcro dove si è impegnato anche sul fronte culturale promuovendo incontri e convegni. Don Fabio ha svolto la sua missione a Lucignano e nella comunità di Sant’Andrea a Pigli dove ha scommesso sull’oratorio e ha animato la pastorale giovanile.Alla vigilia dell’ordinazione, il vescovo rivolge un pensiero ai prossimi sacerdoti. «Sono certo che don Francesco e don Fabio – spiega monsignor Gualtiero Bassetti – saranno buoni pastori per il gregge di Dio. E, per essere tali, come affermò Paolo VI durante una ordinazione, si impegnino a conoscere gli uomini in tutte le loro manifestazioni, nelle loro età, nelle loro inesauribili qualità, nei loro bisogni e nelle loro miserie». Don Fabio, una vocazione maturata  fra la sofferenza degli ospedaliFabio Magini nasce a Lucignano nel 1959 e vive dalla nascita nel comune di Lucignano. Per 22 anni è dipendente della Unità sanitaria locale, prestando la propria professione come infermiere professionale nei vari presidi ospedalieri della provincia di Arezzo: Castiglion Fiorentino, Cortona, Foiano della Chiana, Lucignano e ex comunità giovanile di Agazzi. Inizia la sua formazione teologica e spirituale presso l’Istituto superiore di scienze religiose all’Apollinare di Roma, in preparazione per il diaconato permanente. In seguito decide di abbandonare la professione di infermiere per dedicarsi completamente alla sequela di Cristo. Entra in seminario per discernere la propria vocazione al sacerdozio, portare a termine gli studi di teologia e completare la formazione pastorale e spirituale in vista del sacerdozio. Ordinato diacono il 5 gennaio 2008 nella Cattedrale di Arezzo, svolge il suo servizio pastorale nella parrocchia di Sant’Andrea a Pigli e Lucignano dove è impegnato in particolare nella pastorale per i giovani. Don Francesco, la fede «ritrovata»  a scuola con Comunione e LiberazioneFrancesco Capolupo nasce a Milano il 26 giugno 1980 dove il padre era comandante nel carcere minorile «Beccaria». A cinque anni si trasferisce in Maremma, a Gavorrano in provincia di Grosseto, dove frequenta elementari e medie. Dopo la cresima abbandona il cammino di fede ma durante gli studi liceali a Grosseto tramite il suo insegnante di religione, don Antonio Maffucci, incontra il movimento di Comunione e Liberazione. Dopo la maturità lavora per un anno nella segreteria della Fondazione Chelli che gestisce le scuole cattoliche della diocesi. Nel 2000 si iscrive all’Università di Perugia nella facoltà di Giurisprudenza e, attraverso Cl, matura l’idea della vocazione sacerdotale. Nel settembre 2001 entra a Roma nella Fraternità dei Missionari di San Carlo Borromeo e frequenta gli studi alla Pontificia Università Lateranense. Per un anno vive un’esperienza missionaria in Sud America, in una casa della Fraternità. Dal settembre 2006 è nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro dove riceve l’ordinazione diaconale il 5 gennaio 2008. Svolge il servizio pastorale nella parrocchia di San Paolo a Sansepolcro.