Buone notizie per il sistema infrastrutturale toscano e di conseguenza anche per la provincia di Arezzo. Alla fine della settimana scorsa il Governo nazionale e Regione Toscana hanno firmato a Palazzo Chigi quell’intervento, atteso da anni, compreso tra quelli strategici per la Regione, con il quale si stabiliscono non solo le priorità, ma anche le risorse da investire nei prossimi sei anni.Ma veniamo a quello che ci interessa più da vicino. Intanto la realizzazione del nodo dell’Olmo prioritario per la Grosseto-Fano. Il progetto da tempo è stato realizzato dagli uffici tecnici della Provincia, così come sono stati completati anche i sondaggi sulla tenuta delle gallerie ferroviarie sopra le quali scorrerà la «Due Mari». Sempre a proposito di questa infrastruttura sono stati confermati gli impegni già presi per la messa in sicurezza del tratto toscano con un investimento di 75 milioni di euro.L’accordo, nel suo insieme, è stato firmato alla presenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dei ministri Altero Matteoli, per le infrastrutture, Stefania Prestigiacomo, per l’ambiente e Raffaele Fitto per i rapporti con le Regioni, oltre che del governatore della Toscana, Claudio Martini e dell’assessore ai trasporti Riccardo Conti. In questa sede si è ribadita anche la necessità di uno studio di fattibilità, al quale del resto lavora da tempo la Provincia, per la ferrovia Arezzo-Sansepolcro, sotto il coordinamento ed è questa la novità del ministero delle infrastrutture e dei trasporti con il coinvolgimento di Toscana ed Umbria.Una svolta, quella di Roma, attesa anche in Confindustria che più volte l’aveva sollecitata al ministero. E che ora, con il suo presidente Inghirami non nasconde la sua soddisfazione. «Troppe volte dice Giovanni Inghirami Arezzo era rimasta emarginata dalle scelte del Governo e della Regione. Ora speriamo solo che i cantieri vengano aperti».A.B