Si sono verificati nella settimana tra Marzo e Aprile due eventi che, se pur diversi tra loro, meritano di essere ricordati per l’importanza che possono assumere per Sansepolcro. Non è giusto, penso, che finiscano nel tritatutto delle manifestazioni le quali, se non si sta attenti, rischiano una scarsa assimilazione e nessun ripensamento, rischiano, cioè, di non farsi cultura. Il primo in ordine di tempo è stata la performance teatrale di Andrea Merendelli, ormai noto uomo di teatro, Clash to me Racconto punk di provincia. È stato voluto dall’Associazione «Amici di Maria Cristina Ricci», una liceale scomparsa tragicamente qualche anno fa. È commovente che gli amici di questa giovane continuino non a ricordarla ma a farne sentire la presenza organizzando incontri e manifestazioni vicini al mondo giovanile, in maniera però che anche i meno giovani vi trovano spunti di riflessione. Così è successo per Clash to me. L’altro importante evento è stato l’ultimo dei cinque sull’arte contemporanea che si sono tenuti nella sala del camino del Museo Civico. Quest’ultimo incontro era centrato su Giancarlo Montuschi, noto artista di Sansepolcro. Appuntamenti positivi con cui si è voluto dare una nuova vitalità al Museo che, come gli altri, rischia di ridursi ad un contenitore di idoli sacri, come il nostro Piero, con il pericolo dell’asfissia.Giuliana Maggini