Vita Chiesa

DOTTRINA SOCIALE, CARD. MARTINO: IL «COMPENDIO» NON LIMITA L’AUTONOMIA DEI LAICI

“Tutta la comunità ecclesiale – sacerdoti religiosi e laici – concorre a costituire la dottrina sociale, secondo la diversità dei compiti, carismi e ministeri al suo interno. Dunque non ci può esser conflitto ma collaborazione, concorso”. Commenta così il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace l’odierna presentazione del Compendio della dottrina sociale della Chiesa, nell’ambito della Plenaria del dicastero sul tema. “L’azione pastorale della Chiesa in ambito sociale dalla Gaudium et Spes ad oggi: problemi e prospettive”. Nel corso dell’assemblea verranno presentati anche il Dizionario dei diritti umani, il sito web del Dicastero e il Direttorio di pastorale sociale. “Tale dottrina – spiega il cardinale Martino in una intervista a Radio Vaticana – non limita l’autonomia dei laici, ma la supporta, l’indirizza alla luce del Vangelo”. E a chi accusa la Chiesa di ingerenze nel sociale il cardinale così risponde: “La Chiesa non può non far sentire la sua voce, che vuole essere quella di Gesù, quando sono in discussione la dignità della persona umana, i suoi diritti fondamentali, il retto ordinamento della vita economica e sociale, nazionale e internazionale, soprattutto quando è in gioco il grande bene della pace. Mancherebbe ad un suo preciso dovere: “Ciò che avete udito all’orecchio, predicatelo dai tetti”. Del resto, la Chiesa, che viene accusata di ingerenze, è proprio Lei a difendere la laicità dello Stato, incitando tutti a dare a Dio quel che è di Dio e a Cesare quel che è di Cesare”. Dal 27 al 30 ottobre a Roma (hotel Ergife) si svolgerà inoltre il primo Congresso mondiale degli organismi ecclesiali operanti per la giustizia e la pace, sul tema “Annunciare il Vangelo della giustizia e della pace”.Sir