Credo che ci si debba impegnare perché la gente valuti con oggettività la situazione, non nascondendo i pericoli ma neppure ingigantendoli. Soprattutto aiutando a comporre correttamente accoglienza e legalità, che insieme generano sicurezza. Lo ha detto oggi mons. Giuseppe Merisi, presidente di Caritas Italiana, in occasione della presentazione a Roma del Dossier Statistico Immigrazione Caritas-Migrantes. Secondo il presule sul tema immigrazione oggi possiamo notare sentimenti concorrenti nella sensibilità della nostra gente: solidarietà e paura, accoglienza e timore per la sicurezza, consapevolezza dei vantaggi che l’immigrazione reca allo sviluppo economico e all’assistenza e pericolo per la criminalità. Mons. Merisi ha citato i sentimenti di realismo e di speranza evocati nell’ultimo Consiglio Permanente della Cei, che possono favorire il nostro impegno che è di educazione e di promozione del Bene comune. Per Merisi occorre guardare avanti con perspicacia, lungo le strade del futuro con realismo e speranza, senza falsi ottimismi e senza allarmismi inutili. L’emergenza preme ha aggiunto e l’emergenza va affrontata con coraggio e senza paura dell’impopolarità.Parlando poi di Europa, il presidente della Caritas ha sottolineato che non abbiamo alternative realistiche al camminare insieme. Sappiamo ha affermato che ci si sta attivando per affrontare il problema più da vicino e alla Comece si sta esaminando proprio in questi giorni il Patto europeo per l’immigrazione e l’asilo. Il presule ha poi ricordato che quest’anno si celebra l’Anno Europeo del dialogo interculturale, il quale comprende anche il dialogo ecumenico ed interreligioso. L’immigrazione porta nei nostri Paesi persone anche di altre confessioni cristiane e di altre religioni: Chiediamo che i credenti l’appello di mons. Merisi – guardino a queste presenze con spirito al contempo di testimonianza coraggiosa della propria fede, dialogo rispettoso, chiedendo a tutti impegno di accoglienza e di rispetto della legge.