Cultura & Società

Donne contro le mafie: a Firenze il Festival della legalità

Il Festival quest’anno è stato pensato nell’interesse verso un tema in particolare, ovvero l’attenzione per Donne e Legalità. L’associazione, guidata dall’instancabile Mimma Dardano, ha d’altronde come fine quello della sensibilizzazione della comunità fiorentina verso queste tematiche, soprattutto riguardo la costante e necessaria attività dei cittadini contro tutte le forme che la mafia può assumere.

Le due giornate seguono, dunque, queste linee guida: il Gomitolo Perduto è lieto di presentare ospiti tutti al femminile, l’accesso sarà sempre gratuito. La prima parte delle serate sarà dedicata all’incontro con due giornaliste attive ed esempio nella battaglia quotidiana contro la criminalità organizzata.

Venerdì 25 sarà la volta di Federica Angeli, cronista de “La Repubblica”, risaltata all’attenzione nazionale per i suoi reportage nelle pagine del giornale riguardo il clan della famiglia Spada ad Ostia. La giornalista ha appena edito il libro di memorie personali “A mano disarmata” (Baldini e Castoldi, 2018) e sarà intervistata dalla presidente Mimma Dardano.

Sabato 26, invece, la giurista Stefania Piacquadio dibatterà con Rosaria Capacchione, giornalista de “Il Mattino”, le cui indagini hanno rivestito un ruolo importante nelle operazioni di giustizia in Campania, soprattutto grazie al suo libro “L’oro della Camorra” (Rizzoli, 2008).

Durante le interviste, il fumettista Antonio Federico si esibirà con alcune vignette dal vivo, tratte dal suo ultimo lavoro “EducAgenda” (Falco, 2018).

In seguito al momento letterario, sarà il turno di due concerti serali, che esalteranno la canzone popolare. Ginevra di Marco si esibirà nella serata di sabato 26 maggio. Nella prima serata di venerdì 25, invece, sarà il turno della cantautrice Letizia Fuochi, che insieme a Francesco Cusumano porterà sul palco “Femmine un giorno e poi madri per sempre. Canzoni di donne innamorate e coraggiose”.

Durante le due giornate, sempre nello spazio espositivo delle ex carceri, sarà possibile visitare la mostra fotografica sui beni confiscati alla mafia, grazie al lavoro di Zago, Bennati e Bianchi. Ancora, nella fascia pomeridiana, in entrambi i giorni si potranno visitare i luoghi della giustizia di Firenze, insieme alla guida Annalisa Marraccini.

L’organizzazione del Festival è stata possibile grazie al patrocinio del Comune di Firenze, che ha inserito la rassegna culturale nel programma 2018 dell’Estate Fiorentina, e della Regione Toscana. Ulteriore contributo è arrivato anche dall’associazione culturale La Nottola di Minerva, che cura la programmazione degli eventi culturali presso il Caffè Letterario Le Murate, e dal coordinamento fiorentino dell’associazione Libera Contro le Mafie, curata da don Andrea Bigalli.

 

Il Gomitolo Perduto Onlus

L’associazione culturale Il Gomitolo Perduto nasce a Firenze da un gruppo di persone eterogenee accomunate da un medesimo desiderio: sensibilizzare il territorio toscano su tematiche ancora poco sentite: le Mafie.

L’Associazione ha come finalità e scopo, la pratica, la valorizzazione e la diffusione dei valori della legalità, della giustizia e della sicurezza, soprattutto nei confronti di chi nella nostra comunità nazionale è maltrattato, vessato, colpito e marginalizzato da comportamenti illegali e mafiosi, che ne limitano la libertà individuale.

La presidente della Onlus è Mimma Dardano, che coordina gli incontri e la vivacità di un nutrito gruppo di volontari.

Oltre all’organizzazione annuale del Festival della Legalità, l’attività quotidiana dell’associazione porta al compimento di importanti progetti in linea con i propri obiettivi.

Nel maggio 2018, il Gomitolo Perduto ha potuto offrire cinque borse di studio indirizzate a donne vittime di violenza di mafia, per il recupero e l’inserimento lavorativo. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione di Confindustria Toscana e dell’Alta Scuola di Pelletteria Italiana di Firenze. Alle donne che riceveranno la possibilità di usufruire dei corsi d’avvio nella manifattura, oltre al prezioso sviluppo della creatività e della manualità di un’arte mai inattuale, sarà così offerta un’occasione di vita, più libera e dignitosa di quanto avvenga sotto costrizioni mafiose.

Nel più recente passato, il lavoro dell’associazione si è sviluppato nell’organizzazione di seminari e incontri con personalità attive nella solidarietà contro la criminalità e nelle attività di giustizia. Continuamente, il Gomitolo Perduto collabora specie nel territorio fiorentino con le altre organizzazioni culturali, tra cui soprattutto il coordinamento toscano di Libera Contro Le Mafie, raccolto vicino la figura di don Andrea Bigalli.