Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Don Tremori è il nuovo parroco di Terentola

Accompagnato dal vicario generale della diocesi, monsignor Gioacchino Dallara, domenica 12 febbraio, don Giuseppe Tremori ha fatto il suo ingresso nella parrocchia di San Giovanni Evangelista a Terontola. Dopo la festosa accoglienza dei bambini della scuola materna «Maria Immacolata», Giovanni Nasorri ha rivolto al nuovo parroco il saluto in nome di tutta la comunità. «E’ per noi motivo di gioia – ha detto – poterle rivolgere il saluto affettuoso della nostra comunità parrocchiale, esprimendole i sentimenti di sincera amicizia, gratitudine, stima e rispetto. Per noi questo arrivo è un gradito ritorno, avendo svolto il suo ministero anche a Riccio. Molti di noi La ricordano e rilevano ancora oggi la Sua cordialità e la naturale predisposizione verso i sofferenti e i malati». Un doveroso ringraziamento ha rivolto anche alla comunità di Alberoro, che don Giuseppe ha guidato negli ultimi anni e dove ha consolidato la sua ormai lunga esperienza di vita parrocchiale, che è lo strumento migliore per affrontare il nuovo percorso e raggiungere insieme nuove mete pastorali.«La nostra parrocchia – ha continuato Nasorri – vuol continuare ad essere una famiglia solidale, aperta, disponibile al dialogo, attenta ai bisogni dei deboli, dei giovani, dei poveri. Avvertiamo il bisogno di continuare a vivere la nostra storia umana, religiosa e civile già tracciata dal compianto don Dario ed improntata alla stessa semplicità,umiltà, spirito di sacrificio, disponibilità, amicizia e schiettezza». E’ sempre vivo nella comunità di Terontola il ricordo di don Dario che ha lasciato una ricca eredità di affetto e di opere realizzate con umiltà e sacrificio. E’ particolarmente presente nell’animo dei terontolesi l’esortazione espressa da don Dario nel suo testamento spirituale: «State vicino alla Chiesa, amate il vostro futuro parroco e supplicate il Signore affinché conceda alle nostre comunità santi sacerdoti». L’impegno profuso da don Dario nei 53 anni di ministero parrocchiale a Terontola non sarà vanificato e spetterà proprio a don Giuseppe continuare la sua opera arricchendola con la specificità dei carismi e dei valori di cui è portatore.«Caro don Giuseppe ha proseguito Giovanni Nasorri – da oggi le siamo umanamente vicini e pronti a collaborare al suo progetto pastorale e a curare le opere già intraprese da don Dario, come la chiesa parrocchiale, la Scuola dell’Infanzia, la Casa del Giovane e l’Oratorio delle Celle: vogliamo concorrere a costruire una buona società, dove la verità, la concordia e il rispetto passano essere i fondamentali valori del vivere. E’ un lavoro lungo, difficile e faticoso da fare insieme, giorno dopo giorno. Questa comunità possiede poi una ricchezza e un tesoro di cui siamo fieri, rappresentato dai bambini e dai giovani: sono numerosi e uniti dall’entusiasmo generato dalla loro età e dallo spirito di amicizia che fortemente li lega. Sono una forza che rappresenta il futuro si ogni comunità».Nell’indirizzo di benvenuto a don Giuseppe non è mancato un caloroso ringraziamento a padre Benoni Salomon per il servizio reso con animo generoso alla comunità terontolese e che è augurabile possa continuare con il nuovo parroco.Al momento dell’offertorio, insieme al pane e al vino per la celebrazione, sono stati portati all’altare doni simbolici: i paramenti sacri per evidenziare la realtà del sacerdote rivestito di Cristo; il Crocifisso per ricordare a don Giuseppe la sua conformazione a Cristo; le chiavi e la foto della scuola dell’infanzia «Maria Immacolata», che don Giuseppe continuerà a dirigere come presidente; olio e vino, simboli rispettivamente della fortezza e della gioia che debbono essere le virtù caratteristiche di chi serve il Signore. La celebrazione è continuata in un clima di gioioso raccoglimento e di commozione molto evidente sul volto di don Giuseppe. Il festoso incontro ha visto la sua conclusione alla «Casa del Giovane», dove è stato offerto un aperitivo e dove la comunità di Terontola ha potuto presentare al nuovo parroco i suoi voti augurali e la promessa di attiva e cordiale collaborazione.