Prato
Don Giovanni Vescovo di Prato. È il vicario generale di Fiesole
È stato mons. Agostinelli a dare comunicazione della nomina papale durante una convocazione diocesana in cattedrale, alla quale hanno partecipato i membri dei diversi Consigli diocesani e i direttori degli Uffici di Curia. Un nuovo Pastore fiesolano, dopo l’episcopato di mons. Gastone Simoni, anche lui – prima di essere chiamato alla guida della Chiesa di Prato – Vicario generale di Fiesole.
«Passo il testimone al Vescovo Giovanni – scrive mons. Franco Agostinelli – e vi dico subito che sono contento che la Provvidenza abbia fatto questa scelta». Il Santo Padre Francesco, nel disporre la nomina del nuovo Vescovo – il 27° da quando è stata istituita la Diocesi di Prato e il terzo residenziale – ha voluto che mons. Agostinelli divenga Amministratore apostolico. Questi lascia il mandato episcopale per raggiunti limiti di età. Lo scorso 1 gennaio, infatti, al compimento dei 75 anni, come prevede il diritto canonico, mons. Agostinelli ha rassegnato le sue dimissioni al Papa da Ordinario diocesano. Dimissioni che sono state accolte mercoledì mattina con la notizia della nomina di mons. Giovanni Nerbini a vescovo eletto di Prato.
La data della consacrazione episcopale e dell’ingresso in Diocesi di don Giovanni ancora non sono state stabilite.
Un sacerdote tra la gente
Insegnante, sacerdote, parroco, vicario generale. Sono state queste le tappe salienti della vita di mons. Giovanni Nerbini, il Vescovo eletto di Prato. Nato a Figline Valdarno (provincia di Firenze e Diocesi di Fiesole) il 2 giugno 1954, dopo aver conseguito il diploma magistrale e quello triennale universitario in Vigilanza scolastica, ha insegnato nelle scuole elementari dal 1973 al 1989.
Per i parrocchiani, per i ragazzi di Rignano, don Giovanni è il sacerdote che vive tra la gente, attento ai bisogni di ciascuno, uomo del dialogo e dell’incontro. Sono i tratti distintiti della personalità del nuovo Vescovo che anche i pratesi impareranno presto a conoscere.