Firenze
Don Dino Fusi, celebrato il funerale: “Un prete gioioso”
Le parole dell'arcivescovo Gambelli per ricordare il sacerdote morto a 86 anni

«Non ho avuto la fortuna di conoscere bene don Dino, ma in quelle poche volte in cui ci siamo incontrati ho sempre avuto la percezione di trovarmi davanti a una persona abitata dalla forza dello Spirito Santo che la rendeva gioiosa, sorridente e sempre pronta alla battuta. Un prete che ha vissuto la fedeltà al suo ministero, soprattutto nella capacità di rendere ragione della speranza che era in lui».
Così l’arcivescovo Gherardo Gambelli ha ricordato don Dino Fusi, morto all’età di 86 anni, durante i funerali celebrati oggi presso la chiesa di S. Lucia al Borghetto (Barberino Tavarnelle). Riferendosi alle parole di San Paolo quando dice: «Noi non intendiamo fare da padroni sulla vostra fede, siamo invece i collaboratori della vostra gioia, perché nella fede voi siete saldi», l’arcivescovo ha commentato: «Don Dino ha vissuto questo ministero di collaboratore della gioia e ora intercede per noi perché possiamo custodire la memoria del suo buon esempio, impegnandoci a seguire le sue orme».
Nato a Barberino Val d’Elsa nel 1941, ordinato prete nel 1964, don Dino è stato vicario cooperatore a Santa Maria al Pignone, San Giuliano a Settimo, San Jacopino, poi dal 1974 parroco a San Giorgio al Ferrone, diventando anche provicario e poi vicario del vicariato di Impruneta. Nel 1999 fu nominato parroco a San Bartolo a Cintoia. Nel 2012 era tornato in Val d’Elsa, come parroco di Vico d’Elsa; dal 2021 era in quiscienza al Convitto ecclesiastico. In un suo recente articolo, nella «Voce del Convitto», parlava della grazia del sonno in cui l’uomo «non dispone più di sé stesso, ma si affida alla vita».