Italia

don Ciotti (Libera), “dietro risveglio di fascismi e razzismi c’è un enorme vuoto culturale e politico”

“Ben vengano, dopo i fatti di Roma, l’incriminazione dei responsabili e la messa al bando di ‘Forza Nuova’, come peraltro previsto dalle leggi Mancino e Scelba”, osserva il sacerdote, ma “il ‘risveglio’ e la diffusione dei fascismi e dei razzismi – al di là del contenuto aberrante di quelle ideologie – viene dalla paura, dall’inquietudine, dalla povertà materiale e culturale. E anche dalla diffusa ansia di far parlare di sé in una società che ha reso tutto esibizione, spettacolo. Una società dove tanti, per non sentirsi anonimi, si costruiscono identità a prescindere antagoniste. C’è un enorme vuoto culturale e politico dietro tutto ciò”.Per don Ciotti, “in un tempo in cui dominano le disuguaglianze e le logiche economiche incombono sulle teste e sulle vite delle persone hanno gioco facile i discorsi demagogici dei sovranismi e dei populismi. Discorsi che fanno appello alle identità chiuse, ai “muri”, ai confini fortificati e a concetti scientificamente infondati – e causa in passato di tragedie – come quello di razza”. Di qui l’invito: “Il ‘mai più’ ai fascismi deve allora associarsi all’impegno a costruire contesti sociali dove l’inclusione e la condivisione di diritti e doveri non siano solo enunciate ma praticate ed effettivamente garantite”. Don Ciotti conclude: “Il fascismo che riemerge è il sintomo di una democrazia malata e di una politica che non è più servizio per il bene comune”.