Toscana

DON BENZI:UN GEMELLAGGIO USA-IRAQ PER FERMARE LA GUERRA

Stati Uniti e Iraq facciano un “gemellaggio, così cadranno le armi”: è la proposta controcorrente di don Oreste Benzi, intervenuto questa mattina alla presentazione del messaggio del Papa per la Quaresima. Gemellaggio, ha spiegato don Benzi, significa “riconoscere a tutti la dignità di persone”, offrire mezzi e conoscenze affinché “tutti partecipino del nostro sapere”, “lavorare insieme per attuare i diritti e mettere i diritti sullo stesso piano dei doveri”. Se i paesi ricchi si gemellassero con i paesi poveri verrebbero meno i conflitti, “solo che queste vie della pace non si vogliono percorrere”, ha osservato il sacerdote. “Anche l’Italia – ha suggerito – potrebbe scegliere due o tre paesi africani più poveri e gemellarsi con loro, non per inglobarli ma per aiutarli”. Il fondatore dell’associazione “Papa Giovanni XXIII” ha poi espresso una valutazione sul “libro bianco” sullo Stato sociale, presentato ieri dal ministro Maroni: “E’ un ottima idea centrare il welfare sulla famiglia ma non è sufficiente” se non seguono “azioni concrete”. Bisogna cercare, ha suggerito don Benzi, di misurarsi con “le carenze più profonde” e offrire delle risposte: ad esempio, “far sì che i bambini fino ai 18/20 mesi possano rimanere con le mamme”. Anche nella lotta all’immigrazione clandestina, Benzi ha invitato ad andare alle “radici del problema” perché non serve, ha osservato, “perseguire i clandestini mentre migliaia di schiave immigrate sono ‘in esposizione’ nelle strade e nei night club”. Sir

Messaggio per la Quaresima 2003