Don Francesco Bachi è stato nominato dall’arcivescovo vicerettore del Seminario diocesano.Nato a Pisa nel 1975, don Francesco è prete dal 21 aprile del 2001. Già vicario parrocchiale di Santo Stefano extra moenia, è dal 2005 priore a Oratoio. Da alcuni anni don Francesco Bachi è anche direttore del Centro diocesano vocazioni. Così il nostro arcivescovo motiva la nomina di un vicerettore.di Giovanni Paolo Benotto Il quinto capitolo del nostro Piano pastorale ha come titolo Vita come vocazione e si apre con il testo dell’evangelista Matteo che ci riporta l’invito di Gesù a pregare il Signore della messe, perché mandi operai nella sua messe. i tratta di un invito pressante che soprattutto in questo anno sacerdotale risuona come impegno indilazionabile per ciascun cristiano e per l’intera comunità ecclesiale.Più e più volte ho chiesto che si preghi per le vocazioni; che ogni parrocchia dedichi ogni settimana un’ora di adorazione all’Eucaristia per invocare dal Signore nuovi sacerdoti per la nostra Chiesa pisana; che si intensifichino i momenti di riflessione sul grande dono della vocazione; che si rivolga una rinnovata e affettuosa attenzione verso il nostro Seminario e i giovani che in esso si stanno preparando al sacerdozio.Come ho scritto nel Piano pastorale, «porre l’accento sulle vocazioni al ministero presbiterale e alla vita consacrata, non significa sottovalutare la vocazione del laico cristiano, bensì mettere in evidenza la ricchezza e la varietà dei carismi e dall’altra parte la specificità di un servizio nel ministero sacro che si manifesta sempre più come necessario e insostituibile e tanto meno rimpiazzabile con forme alternative di servizio. Sappiamo bene che culmine e fonte della vita cristiana è l’Eucaristia; sappiamo che è l’Eucaristia che costruisce la Chiesa; sappiamo altresì che la Chiesa fa l’Eucaristia solo grazie al vescovo e ai presbiteri, e che questi ministeri non sono affatto scontati, ma bensì debbono essere chiesti al Signore nella preghiera».E la preghiera, ne sono sicuro, quando è fatta con fede e con perseveranza, non rimane mai inascoltata. Sono convinto che il buon numero di seminaristi che sono attualmente nel nostro Seminario di Santa Caterina è frutto della preghiera di tante buone persone che si sono prese a cuore il futuro della nostra Chiesa e di una pastorale vocazionale che non lascia niente di intentato per aiutare i giovani ad ascoltare e a rispondere positivamente alla chiamata di Gesù a lasciare tutto per seguirlo. Si tratta di una pastorale che non si può improvvisare, e che richiede grande disponibilità nell’accompagnamento spirituale ed umano dei nostri giovani; che chiede tempo dedicato alla direzione spirituale e soprattutto il coraggio di una proposta esplicita che invita a porsi in ascolto del Signore e a domandargli: «Signore, che cosa devo fare?»Per favorire tutto questo e per rispondere ad una richiesta che già Mons. Plotti aveva ricevuto quattro anni or sono dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica dopo la visita canonica al nostro Seminario da parte del Vescovo visitatore dei Seminari italiani, ho deciso di nominare don Francesco Bachi, fino ad ora parroco di Oratoio, Vicerettore del nostro Seminario. Si tratta di una decisione che allarga i «buchi» nella presenza di parroci nelle nostre parrocchie, ma che vuol essere un «investimento» per il domani della nostra Chiesa, oltre che una vera necessità per la cura adeguata dei 21 giovani ( 16 della nostra diocesi e 5 della diocesi di Massa Carrara) che si preparano al sacerdozio in Santa Caterina.A ciascun fedele della nostra Chiesa chiedo una rinnovata disponibilità a vivere in pienezza la propria vocazione cristiana e a non tralasciare nella preghiera di ogni giorno l’invocazione al Signore per le vocazioni sacerdotali e religiose: il Signore non mancherà di ascoltarci moltiplicando in maniera imprevedibile le risposte d’amore al suo appello d’amore a seguirlo con il dono della propria vita per il servizio alla Chiesa e ai fratelli. + arcivescovo