Il programma prevede il ritrovo alle 15,30 in quattro basiliche fiorentine: Santa Croce, Santo Spirito, Santa Maria Novella, Santissima Annunziata (a ogni vicariato sarà indicata una basilica di riferimento). Da qui partiranno i quattro cammini che condurranno in Battistero, per una memoria del Battesimo, e quindi in Cattedrale per la Messa presieduta dal cardinale Betori: al termine della celebrazione, la consegna del Mandato agli operatori pastorali.I cammini dalle quattro basiliche saranno accompagnati dalla lettura di testi di quattro figure della storia recente della Chiesa fiorentina: il crdinale Elia Dalla Costa, Giorgio La Pira, don Giulio Facibeni, don Lorenzo Milani. Quattro testimoni della fede che potranno illuminare il Cammino sinodale della Chiesa fiorentina. «Insieme, in cammino» è infatti lo slogan di questa giornata, che sarà anche l’occasione per riprendere il Cammino sinodale indetto dal cardinale Betori, che vede impegnate parrocchie, movimenti, associazioni in un lavoro di approfondimento di Evangelii Gaudium, a partire dall’invito che Papa Francesco lanciò proprio a Firenze, durante il discorso in Duomo in occasione del Convegno ecclesiale nazionale del 2015. «Permettetemi di lasciarvi un’indicazione per i prossimi anni – disse allora il Papa -: in ogni comunità, in ogni parrocchia e istituzione, in ogni Diocesi e circoscrizione, in ogni regione, cercate di avviare, in modo sinodale, un approfondimento della Evangelii Gaudium, per trarre da essa criteri pratici e per attuare le sue disposizioni».Dopo gli incontri formativi per gli animatori che dovranno guidare questi primi passi del Cammino sinodale, le scorse settimane hanno visto momenti di incontro a livello vicariale o interparrocchiale, per illustrare i temi intorno a cui questo Cammino comune dovrà orientarsi. Da settembre, gli incontri riprenderanno secondo quando indicato dall’Arcivescovo: «Vogliamo creare occasioni di ascolto reciproco, per cogliere interrogativi ed attese, che maturano nelle nostre comunità ma anche, e non da meno, in tutta la società fiorentina, tra uomini di fede, di fedi diverse e di altri convincimenti ideali, per cogliere quegli aneliti di pienezza di umanità che vanno coltivati e fatti crescere, soprattutto vanno illuminati dalla luce di verità che proviene dal volto di Cristo».