9.000 ragazzi provenienti da 87 paesi del mondo, dai 12 ai 17 anni, ebrei, cristiani e musulmani, si sono dati appuntamento domenica 26 maggio al Colosseo – luogo simbolo della difesa dei diritti umani – per dire che “nonostante tutto, un futuro di pace è possibile”. La marcia è organizzata dai Ragazzi per l’unità del Movimento dei Focolari. Sfileranno delegazioni di ragazzi ebrei di Roma, Brasile e Israele; musulmani del Medio Oriente, Stati Uniti e Pakistan; buddisti di Giappone e Tailandia; indù, sikhs e zoroastriani dell’India; appartenenti alle religioni tradizionali africane. La manifestazione – alla quale parteciperanno anche ragazzi di altre associazioni ecclesiali – è stata già definita “l’Assisi dei Ragazzi”, in ricordo dell’incontro dei leader religiosi per la pace voluto il 24 gennaio scorso dal papa nella città di San Francesco. Anche al Colosseo, i ragazzi hanno scelto come filo conduttore dell’iniziativa “la regola d’oro” più volte indicata ad Assisi: “Fa’ agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”.Alla marcia – che si concluderà in piazza San Pietro – sono stati invitati anche il rabbino capo della comunità ebraica di Roma, Di Segni, il rev. Miyamoto del movimento buddista Myochikai (Giappone), Vinu Aram (indù), leader del movimento ghandiano Shanti Ashram; l’imam spagnolo Allal Bachar e il card. Arinze, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. La manifestazione sarà preceduta sabato 25 maggio da un incontro al Palaghiaccio di Marino dove attraverso musiche, giochi scenografici, canzoni e testimonianze, i ragazzi racconteranno le loro storie. Il programma si concluderà il 27 e 28 maggio a Loppiano (Firenze) con un Forum internazionale dei ragazzi di diverse religioni ed il lancio di un “messaggio programmatico” ai loro coetanei nel mondo. Sir