Firenze
DOMENICA 22 MAGGIO L’ASSEMBLEA PASTORALE DIOCESANA
Pubblichiamo il testo integrale delle “Proposizioni” sulla «Comunità eucaristica per un mondo che cambia» elaborate dal Consiglio Pastorale Diocesano.
1. Risulta assai forte la mancanza di consapevolezza del sacerdozio comune conferito ai cristiani nel Battesimo. Con il Battesimo, infatti, siamo tutti sacerdoti, cioè cooperatori dell’unico mediatore, che è Cristo, all’azione salvifica di Dio nel mondo; i Ministri ordinati lo sono in modo particolare e specifico in virtù del sacramento dell’ordine ricevuto.
Gli ambiti in cui siamo chiamati a vivere il nostro sacerdozio battesimale, attraverso i comportamenti quotidiani, sono in particolare: la comunità cristiana, il mondo della sofferenza, la famiglia, il lavoro, la scuola, le relazioni amicali ed umane, il contesto sociale. Qui vanno incontrate le persone, ascoltando i bisogni e le domande di ognuno.
Si invoca la necessità di educare appositamente al Mistero eucaristico, attraverso maggiore formazione, in primo luogo degli operatori pastorali, preparazione, spiritualità, catechesi, ed impegno comune coerente con la vocazione e l’identità battesimale di tutti i battezzati.
Parte seconda
Linguaggi e riti della Comunità eucaristica
13. I progetti missionari vanno valorizzati come occasione di coinvolgimento delle persone.
15. Poiché il sacerdozio proprio dei laici si esplica anzitutto nelle attività familiari e lavorative, le iniziative parrocchiali ed ecclesiali siano proposte e realizzate in proporzione alle forze reali dei credenti, con attenzione alla gerarchia dei valori ed alle capacità ed ai carismi delle persone.
17. Si valorizzino quei movimenti (anche ultra-parrocchiali) rivolti alle missioni ed all’annunzio della Parola in ambiti specifici come scuola e mondo del lavoro, dove pare emergere un più maturo impegno di evangelizzazione.
18. Le nostre Parrocchie diventino delle piccole Scuole di orazione, perché la Preghiera divenga sempre più vocazione di ogni cristiano.
19. Si sensibilizzino i presbiteri ad un’apertura reale al sacerdozio dei fedeli, anche sostenendo i più giovani di loro, compresi i seminaristi, nell’apertura, formazione e coinvolgimento fattivo dei laici, tra l’altro delle Suore e delle Donne.
20. Nell’evangelizzazione e riappropriazione della dimensione cristiana della Domenica, le comunità dei religiosi, in comunione con il Pastore della Chiesa locale, arricchiscano la Parrocchia e la Diocesi con la propria collaborazione e partecipazione, anche attraverso iniziative specifiche.