Toscana
Domani giornata contro sprechi alimentari. Unicoop Firenze, nel 2020 donati oltre 2 milioni di euro di alimenti
Le circa 650mila unità di prodotti devoluti alle Onlus sono partite da 66 punti vendita della Cooperativa. Si tratta di prodotti perfettamente integri dal punto di vista nutrizionale e igienico, ma ritirati dalla vendita perché non più conformi alla presentazione commerciale. Vengono raccolti e conservati in base a precise Linee Guida, in modo che possano essere ceduti a titolo gratuito a organizzazioni no profit attive nel sociale, che li utilizzano per realizzare pasti o pacchi spesa.
Così, nella Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare che cade domani 5 febbraio, in quest’anno segnato dalla pandemia e da una emergenza alimentare ancora più presente nelle famiglie toscane, Unicoop Firenze si conferma soggetto attivo nel contrasto allo spreco, per un utilizzo sostenibile delle risorse.
Il progetto Buon Fine viene da lontano ed è operativo anche a livello nazionale: nel 2020 ha compiuto diciassette anni, durante i quali l’impegno della Cooperativa si è affermato a livello di quantità, di capillarità sul territorio per il recupero dei generi alimentari, di rete solidale con le associazioni e anche di varietà degli alimenti ancora buoni, ma non più vendibili in negozio, donati alle associazioni. Infatti, Buon Fine di Unicoop Firenze ha visto progressivamente ampliarsi le tipologie di generi alimentari donati: dal 2007 la Cooperativa ha affiancato al recupero di generi alimentari industriali e non alimentari quello dei prodotti freschi e freschissimi (prossimi alla scadenza, ma ancora validi) da destinare alle mense solidali. Dal 2013, invece, è partito in alcuni punti vendita il progetto della cessione di prodotti cotti del reparto gastronomia e rosticceria, con l’obiettivo di destinare alcuni di questi alimenti, quelli più facilmente rigenerabili, come lasagne, cannelloni, pollo e verdure cotte, alle associazioni di volontariato, che le utilizzano per i pasti nelle mense solidali.
L’impegno di Unicoop Firenze però non si ferma alla lotta agli sprechi nei punti di vendita, ma va anche nella direzione di stimolare soci e clienti verso comportamenti di acquisto e consumo più sostenibili. Una tendenza che negli scorsi mesi, complice la pandemia e la modifica delle abitudini dei consumatori, ha avuto un deciso incremento. Come rileva Waste Watcher International Observatory nell’ultimo anno cresce l’attenzione degli italiani contro lo spreco alimentare, con 9 persone su 10 che hanno ridotto la quantità di cibo sprecato. Nel 2020, infatti, finiscono nella spazzatura “solo” 27 kg di cibo a testa (529 grammi a settimana), l’11,78% in meno (3,6 kg) rispetto al 2019. Aumenta inoltre la propensione per la raccolta differenziata, tradizionalmente molto sentita in Italia (92%), come anche quella a ridurre l’utilizzo di prodotti usa e getta e di imballaggi in plastica (89%).
Per Unicoop Firenze, la promozione di stili di vita anti-spreco passa per la diffusione di consigli importanti per la conservazione degli alimenti e per il loro consumo. Da non dimenticare mai infatti la regola per il frigo” first in-first out”, ossia consumare prima i cibi che entrano in frigo per primi e quindi sono più vicini alla scadenza rispetto agli ultimi acquisti. Ottima anche l’abitudine di fare la lista della spesa prima di partire da casa, utile in tempo di Covid per razionalizzare il tempo passato nel punto vendita, ma anche per evitare acquisti superflui, cibo che rischia di essere gettato.
“Il progetto Buon Fine compie diciassette anni e nel 2020 è stato ancora più rilevante. La crisi sanitaria ed economica ha fatto aumentare il numero di persone che hanno difficoltà a fare la spesa. Donando alle associazioni di volontariato, che ricevono le richieste di aiuto, generi alimentari, possiamo sostenere la parte più fragile della società. Non solo: Buon Fine è un progetto che valorizza la rete virtuosa che mette in relazione Cooperativa e associazioni di volontariato sul territorio, una rete indispensabile in questo momento di grande difficoltà economica per tanti” fanno sapere da Unicoop Firenze.