Firenze

Dolore a Tavarnelle per la morte di suor Maria Francis, fondatrice del monastero carmelitano del Morrocco

 Un percorso spirituale, intenso e partecipato, che nel territorio è diventato negli anni un punto di riferimento collettivo con un’importante funzione di aggregazione, animata dallo spirito di coesione e dalla profonda devozione religiosa.

L’amministrazione comunale e la comunità di Barberino Tavarnelle, in particolare i cittadini residenti nel borgo del Morrocco, esprimono cordoglio per la perdita della suora che ha contribuito attivamente al rafforzamento del tessuto sociale e alla conduzione della vita monastica ispirata a Santa Teresa del Gesù, lasuora carmelitana che si distinse per l’attività riformatrice. Grazie alla guida di Suor Maria Francis il Monastero del Morrocco è stato valorizzato come luogo di culto ed è divenuto parte integrante del territorio. “Una donna forte – continuano le suore – dedita alla fede cattolica, legata in particolare alla figura di San Francesco, che ha saputo diffondere con saggezza, equilibrio e rispetto la conoscenza della dimensione religiosa legata all’ordine monastico di cui facciamo parte”. L’amministrazione comunale tiene a rilevare la funzione sociale e la partecipazione attiva e non solo contemplativa della suora e del gruppo monastico all’interno della comunità.

Suor Maria Francis nacque a Melbourne nel 1926. Risale al 1947 la conversione all’ordine monastico e l’ingresso nel convento australiano. Nel 1982 arrivò in Italia, terra cui era già legata dal percorso di vita familiare che aveva condotto il padre a Roma dove esercitava il ruolo di colonnello dell’esercito australiano.

La chiesa del Morrocco fu fondata dal nobile fiorentino Ser Niccolo’ Sernigi che, passando dal Morrocco, si convertì davanti ad un’immagine della Vergine situata all’interno di una quercia. Nel 1459 il nobile fece erigere l’edificio, ristrutturato poi nel XVII secolo. La chiesa si presenta con navata unica e un porticato di pregio decorato all’esterno da affreschi quattrocenteschi. Il convento di clausura delle suore carmelitane è attiguo alla chiesa.