Toscana

Divieto di balneazione in Versilia, il j’accuse della Regione

In totale, si spiega in una nota, l’accordo di programma per la balneazione in Versilia, che ricomprende anche le opere degli accordi precedenti (Camaiore e Massaciuccoli) prevede adesso un complesso di interventi relativi a fognatura e depurazione per circa 43 milioni di euro, con un contributo complessivo della Regione di 5,1 milioni di euro. “Se alcuni lavori sono stati realizzati – ricorda l’assessore all’ambiente della Toscana, Anna Rita Bramerini – altri dovevano essere stati fatti e non lo sono ancora. Come Regione siamo intervenuti perché Gaia possa più facilmente accedere al credito, stanziando a luglio circa 4 milioni di euro come garanzia. Nella prima giunta di settembre inoltre – annuncia Bramerini – porteremo in approvazione il nuovo accordo di programma che mette in fila cinquanta diversi interventi riunendo in un solo strumento programmatorio anche quanto era stato già previsto dai vecchi accordi. Inoltre e” già stata fatta la variazione di bilancio per coprire con altri 2 ml di euro l’impianto sperimentale di ionizzazione per l’abbattimento della carica batterica sul fosso dell’Abate, fonte principale dell’inquinamento da colibatteri registrato ieri, e sui fossi di Fiumetto e Motrone. Un impianto che la Regione si è impegnata a finanziare nel maggio scorso in attesa degli altri interventi strutturali.”

Ed ecco le informazioni di dettaglio sui finanziamenti per la depurazione in Versilia tramite i diversi accordi di programma succedutisi nel tempo che saranno ora ricompresi in un unico strumento, ossia l’accordo di programma per la balneazione, che prevede un complesso di interventi relativi a fognatura e depurazione per circa 43 milioni di euro. Di questi 38 milioni sono già finanziati attraverso la tarriffa del sistema idrico integrato, il contributo del Ministero dell’Ambiente, in attuazione di accordi di programma già vigenti, il contributo della Regione Toscana per circa 5,1 milioni di euro, dei quali sono già stati resi disponibili 3,3 milioni (in attuazione della LR 28/2010) mentre i restanti 1,8 milioni, destinati all’impianto di ionizzazione (indicato nell’accordo come impianto di abbattimento della carica batterica), saranno disponibili alla firma dell’accordo di programma.