No alle discriminazioni ma no anche a interventi che tendono a indebolire questioni culturali decisive. Così Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari, commenta al SIR la proposta di introdurre nel Codice penale l’aggravante inerente all’orientamento o alla discriminazione sessuale, approvata ieri dalla Commissione Giustizia della Camera. Nel testo, secondo Belletti, c’è un’idea di orientamento sessuale che va a colpire un fondamento del nostro sistema sociale cioè l’identità sessuale, e introduce una sorta di cavallo di Troia nel nostro meccanismo giuridico. Fin dall’inizio del dibattito è stata espressa la preoccupazione, certamente condivisibile, che si tratti di una battaglia di principio. Il presidente del Forum parla di tre righe giuridicamente poco chiare: più che uno strumento realmente efficace contro l’intolleranza sembra un’affermazione di principio che apre la possibilità a valutazioni discrezionali su un tema al centro di un grande dibattito culturale e antropologico nel nostro Paese. Di qui l’auspicio che le proposte di legge siano concrete e in grado di portare a reali cambiamenti. Per combattere le discriminazioni occorre più prevenzione, sia attraverso un serio impegno educativo e culturale volto al rispetto delle persone, sia attraverso una maggiore attività di controllo del territorio. Le grida manzoniane non servono.Sir