E’ il risultato dell’incontro che si è svolto oggi nella sede dell’assessorato, cui hanno partecipato varie associazioni – l’UIC, Unione italiana ciechi, il coordinamento regionale “Di poi – durante e dopo di noi”, la Fish Toscana – Federazione italiana per il superamento dell’handicap, il coordinamento toscano delle “Associazioni per la salute mentale”.Assente invece, se pure invitata, l’associazione Vita indipendente, che ha lanciato alla Regione l’accusa di voler “istituzionalizzare” la disabilità. “Non riteniamo giustificate le motivazioni della protesta, né le modalità. Siamo sempre stati disponibili a discutere e lo siamo ancora, ma chiariamo subito che qui non si vuole mandare nessun disabile negli istituti – afferma l’assessore Saccardi – Anzi. La Regione Toscana privilegia in assoluto il percorso domiciliare, e lo ha sancito anche con una legge nel 2008. L’anno scorso abbiamo avviato un percorso sperimentale per introdurre la flessibilità nelle strutture per disabili favorendo percorsi innovativi per facilitare l’uscita delle persone oggi in residenza e il loro progressivo reinserimento nella comunità con relativa autonomia”.“Peraltro vorrei ricordare – continua l’assessore al sociale – ed è uno dei 25 punti dei primi 100 giorni del presidente Enrico Rossi, che la Regione Toscana per garantire l’estensione del progetto Vita indipendente ha stanziato 9 milioni di euro per il 2016, e lo ha fatto con largo anticipo sulla prossima annualità proprio per impedire ogni sospensione delle liquidazioni da parte delle Società della salute o zone distretto. E anche quest’anno, come nel 2013 e nel 2014, abbiamo partecipato al progetto ministeriale che destina risorse per i progetti di Vita indipendente, proprio per disporre di fondi ulteriori rispetto a quelle regionali”.La lista degli impegni assunti dalla Regione in tema di disabilità può continuare. Per le gravissime disabilità, come evidenzia l’assessore, nel mese di novembre saranno messi a disposizione 9 milioni di euro che vanno ad aggiungersi alle risorse già stanziate per i malati di Sla. Sta inoltre per uscire il primo bando sul Fondo sociale europeo destinato ai percorsi di accompagnamento al lavoro per le persone disabili e con problemi di salute mentale, una delle prime esperienze in Italia, con 15 milioni di euro in 7 anni. E un secondo bando, sempre sul Fondo sociale europeo, sarà dedicato all’assegno di cura.“Certo il mondo della disabilità è complesso e i problemi in ballo da risolvere sono tanti – conclude Saccardi – ma la soluzione non sono gli scontri frontali. Pensiamo invece che sederci tutti intorno a un tavolo sia una strada da percorrere e un’occasione importante di confronto, per arrivare a soluzioni condivise. Aspetto tutti i soggetti interessati il prossimo12 novembre in assessorato”.