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Disabili, una casa formato famiglia

«Chi penserà a nostro figlio quando noi non ci saremo più?». Quante volte questa domanda si affaccia alla mente dei genitori che vedono con preoccupazione il futuro di figli disabili. Una prima risposta a questo problema l’ha data il progetto «Dopo di noi» e, all’interno del progetto, una struttura che rappresenta una concreata attuazione del cosiddetto «modello familiare»: è la Casa di Pinocchio, comunità alloggio per i disabili della Valdichiana, inaugurata a Montecchio Vesponi, nel comune di Castiglion Fiorentino. La struttura, di piccole dimensioni (sei posti letto e altri due per emergenze), assicura standard elevati di confort abitativo e di qualità assistenziale e relazionale. La dimensione familiare assicura una reale personalizzazione degli interventi e l’integrazione nel tessuto sociale attraverso una fitta rete di contatti con il vicinato, il volontariato e le associazioni. La Casa di Pinocchio, realizzata dalla cooperativa Koinè con il finanziamento della Regione Toscana e della Cassa di Risparmio di Firenze, è stata benedetta dal Vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti. Si tratta di una risposta importante per i portatori di handicap che trovano un luogo a loro misura in cui poter esprimersi e incontrare gli altri.