Movimenti per la vita (Mpv) europei partecipano alla celebrazione del 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo ricordando che l´uomo è sempre uomo dal concepimento alla morte naturale. Se non è chiaro chi è il soggetto titolare dei diritti umani, tutta la dottrina dei diritti umani diviene inutile. Contro la barbarie della discriminazione tra vite umane degne di vivere e vite umane non degne di vivere, la dichiarazione universale, 60 anni fa, ha proclamato il principio di uguaglianza e la dignità di tutti gli esseri appartenenti alla famiglia umana. Il nostro impegno per il diritto alla vita fin dal concepimento si fonda su questo principio, sottolineano i Mpv europei. Per ribadire questi principi si è svolta a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo, una conferenza stampa a cui ha partecipato Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita italiano, e Anna Záborská, presidente della Commissione diritti della donna ed uguaglianza di genere del Parlamento europeo. E’ stato anche presentato il “Premio europeo per la vita Madre Teresa di Calcutta”, che sarà consegnato nella sua prima edizione alla Memoria del prof. Jerome Lejeune. La cerimonia di premiazione, preceduta da una visita al lager di Dachau, si svolgerà il 17 dicembre prossimo a Strasburgo, nell’emiciclo del Consiglio d’Europa. La consegna dell´opera “Inno alla vita” sarà effettuata dal card. Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, e sarà preceduta da due tavole rotonde per ricordare lo scienziato Lejeune. Dalla conferenza stampa è venuto anche un invito a sottoscrivere quella “Petizione per la vita e la dignità dell´uomo” che ha già raccolto 950mila adesioni e che continuerà fino a luglio 2009 quando sarà presentata ai responsabili dell´Unione europea all’apertura della nuova legislatura.Sir