La Sezione Italiana di Amnesty International ha lanciato oggi un appello, indirizzato al presidente degli USA George W. Bush, affinché i sei detenuti di Guantanamo Bay per i quali è previsto l’avvio di un procedimento ai sensi dell’Ordine militare del 13 novembre 2001, siano sottoposti a procedure eque e in linea col diritto internazionale. “Moazzam Begg, Feroz Ali Abbasi, David Hicks e altri tre detenuti le cui generalità non sono state rese note denuncia Amnesty -, rischiano di essere processati di fronte a una commissione militare, che ha il potere di condannarli a morte senza il diritto di ricorrere in appello”. Amnesty ritiene che l’ordine militare debba essere “revocato immediatamente e che qualsiasi processo celebrato di fronte a una commissione militare violi gli standard internazionali in materia di diritti umani”. Più di 650 persone, di 40 paesi diversi, sono detenute a Guantanamo Bay “senza accusa né processo”. “Molte di esse afferma l’organizzazione – si trovano da oltre un anno in condizioni che possono definirsi crudeli, inumane e degradanti. Non hanno accesso ad avvocati né alle famiglie, sono continuamente sottoposte a interrogatori e tenute in piccole celle anche per 24 ore al giorno. Alcune hanno più volte tentato il suicidio”. L’appello di Amnesty International può essere sottoscritto on-line all’indirizzo www.amnesty.it/primopiano/usa_guantanamo_bay.Sir