Vita Chiesa

DIRETTORIO CEI COMUNICAZIONI SOCIALI, MONS. BETORI: I MEDIA SNODO FONDAMENTALE PER INCIDERE SULLA SOCIETÀ

I mezzi di comunicazione sociali sono uno “snodo fondamentale” per superare quella “separazione tra la dimensione della fede e la dimensione della vita” che rappresenta oggi una delle maggiori preoccupazioni della Chiesa italiana. Perché “la fede non è autentica” e la missione della Chiesa “non è efficace” se non riesce a incidere “sulle scelte di vita, i costumi, gli orientamenti, la politica”. Lo ha detto mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, presentando questa mattina a Roma il direttorio sulle comunicazioni sociali della Cei. Il documento dal titolo “Comunicazione e missione” – ha detto Betori – è il frutto di “un cammino laborioso” della Chiesa italiana che parte addirittura dal Convegno ecclesiale di Palermo (1995) e dal Convegno nazionale sulle “Parabole mediatiche” (novembre del 2002). Anche nell’ultimo documento dei vescovi italiani sul “volto missionario delle parrocchie” si definisce la comunicazione sociale come “una risorsa per l’annuncio del Vangelo”. In questo contesto si inserisce oggi il nuovo direttorio con i suoi obiettivi e le sue finalità.

Innanzitutto – ha spiegato Betori – il testo intende “farci apprendere una vera e propria teologia della comunicazione sociale”, la consapevolezza cioè che “la Chiesa esiste per la comunicazione della fede”. Il testo vuole “innestare in tutta l’azione pastorale un’attenzione sistematica alla dimensione comunicativa” perché “in tutti i luoghi dell’agire della Chiesa risuona il linguaggio e la mentalità della cultura mediatica”. Il documento ha come obiettivo anche quello di “aiutare gli operatori dei media” ad “assumere nuove responsabilità, comuni e condivise”.

I vescovi intendono con il nuovo direttorio “accrescere il raccordo e le sinergie tra media locali e nazionali” dal circuito delle radio “Inblu” al Sir e ai settimanali sociali, Avvenire e Sat 2000. Betori ha poi sottolineato la necessità di “formare e rendere operativa la nuova figura dell’animatore della comunicazione e della cultura” e il desiderio di offrire con il nuovo testo “un fattivo contributo per far crescere la coscienza etica e il senso di responsabilità” nel mondo dei media.

Il Direttorio della Cei sulle comunicazioni sociali nella missione della Chiesa, presentato oggi a Roma, “non è solo un testo scritto”, ma anche un “dvd” multimediale che è “parte integrante” di esso, e che permette all’utente elettronico (anche ai non vedenti, visto che ogni capitolo è disponibile “in voce”) di “fruire immediatamente del prodotto”. Lo ha detto mons. Claudio Giuliodori, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Cei, moderando la tavola rotonda della mattinata. Il nuovo Direttorio, ha informato il moderatore, contiene nella versione in “Dvd” appositi “video” di presentazione dei vari capitoli che lo compongono, permettendo così l’immediata “traduzione in immagini” del testo scritto. Quello su “dvd” è dunque un “ipertesto”, con a disposizione tra l’altro otto schede video ed altrettante schede didattiche per la presentazione del nuovo Direttorio agli operatori pastorali (con relativi “percorsi di formazione”); grazie ad un indice analitico interattivo, è inoltre possibile accedere alle “fonti” del nuovo documento ecclesiale. Sempre sul “dvd”, ha informato Giuliodori, è disponibile un “video-dossier” di 56 minuti curato da Sat 2000,la tv satellitare dei cattolici italiani. Sir

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