La direttiva europea per i rimpatri è contraria all’articolo 13 della Dichiarazione universale dei diritti umani. I parlamentari non la votino: l’invito è stato lanciato oggi da Guido Barbera, presidente del Cipsi, coordinamento di 46 associazioni di solidarietà e cooperazione, alla vigilia della votazione, al Parlamento europeo, della direttiva rimpatrio approvata lo scorso 5 giugno dai ministri degli Interni dei 27 Paesi Ue. Il Cipsi ricorda che l’articolo 13 della Dichiarazione afferma: Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato; Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio Paese. Il fenomeno delle migrazioni afferma Barbera -manifesta una domanda radicale di vita da parte di persone e Paesi dove per motivi economici o per motivi politici la vita è sempre più difficile. La risposta a questa sfida non può essere dettata soltanto da direttive legislative restrittive, soluzioni emergenziali, dalla chiusura delle frontiere o dall’apertura controllata soltanto in funzione della crescita economica della nostra società. Deve comportare nuovi rapporti economici e politici fra Stati e una politica di cooperazione autentica. Anche il no irlandese al Trattato di Lisbona, secondo Barbera, è un chiaro segnale che i cittadini vogliono un’altra Europa.Sir