Prato

Diocesi, ritorno in Terra Santa

Saranno rappresentate quasi tutte le parrocchie della nostra Diocesi, con la Castellina a fare la parte del leone con 50 parrocchiani iscritti: sono 192 le persone che partiranno dalla Prato – dal 24 aprile al primo maggio – alla volta dei luoghi della Terra Santa, all’interno di un pellegrinaggio fortemente voluto dal vescovo Simoni prima della fine del suo mandato.Sette sacerdoti accompagneranno il presule in questa esperienza: oltre a Simoni, partiranno mons. Basilio PetràPierluigi Milesi, mons. Guglielmo Pozzi, don Uberto Fedi, don Francesco Spagnesi, don Raphy Pariyathusery, don Giancarlo Innocenti e don Giovanni Bartolini, cappellano militare in Marina presso la Diocesi della Spezia, ma originario della nostra città.Durante la settimana di viaggio, i pellegrini toccheranno i luoghi principali della vita e della predicazione di Gesù Cristo: l’inizio è fissato a Nazareth, e la visita proseguirà al monte Tabor, a Cana, al monte delle Beatitudini, al lago di Tiberiade e a Cafarnao. Previsto poi il trasferimento a Gerusalemme, con visita al monte Carmelo, Betlemme, Qumran, Gerico e alle sponde del mar Morto. Il primo maggio, per l’ultimo giorno di viaggio, è prevista la messa alle ore 7,30 al Santo Sepolcro, celebrata dal vescovo Simoni assieme ai frati francescani minori che custodiscono da secoli la basilica.Durante il ritorno, i pellegrini visiteranno i luoghi di Emmaus, prima di tornare a Prato. «Verranno celebrate messe ogni giorno – spiega don Giancarlo Innocenti, organizzatore del pellegrinaggio – nei luoghi più importanti della predicazione di Gesù, dalla grotta dell’Annunciazione al monte delle Beatitudini o alla chiesa della dormizione di Gerusalemme».Un viaggio che, come detto, il Vescovo Simoni ha molto a cuore; un modo per accompagnare i fedeli in un viaggio alla riscoperta dei luoghi cardine della predicazione e dell’esistenza di Cristo, attraverso i quali si trovano gli strumenti utili per rafforzare una fede spesso scalfita dalla vita e dalle difficoltà di ogni giorno: «Questo pellegrinaggio – conclude don Innocenti – è stato molto voluto dal Vescovo, come saluto alla sua Diocesi; sicuramente per questo motivo c’è stata una risposta di adesioni senza precedenti».

(dal numero 15 del 22 aprile 2012)